Sottoscritto l’accordo sul Fiscal Drag per il 2004. Da oltre 10 anni, in concomitanza con la finanziaria, governo e sindacati sottoscrivono l’accordo per il fiscal drag, il drenaggio fiscale che permette di contenere il peso dell’inflazione sui redditi da lavoro e sulle pensioni. Come esempio prendiamo un reddito tra i 25 e i 30 milioni annui, di vecchie lire. Ipotizziamo che in base agli scaglioni che regolano la tassazione dei guadagni, l’aliquota, sia del 5%. Se non ci fosse l’accordo sul fiscal drag quel reddito, non aumentato rispetto all’anno precedente, ma passerebbe comunque nello scaglione superiore e potrebbe essere tassato al 7%. Ripetiamo è un esempio. In base al fatto che i redditi hanno un valore reale ma anche un valore nominale, l’applicazione annua del drenaggio fiscale permette di contenere l’incidenza dell’inflazione e di conseguenza di tassare il reddito reale, di lavoratori e pensionati, evitando un automatico aumento delle aliquote. Il meccanismo di salvaguardia dei redditi si mette in moto a fine estate. I sindacati inoltrano la richiesta al governo, seguono poi gli incontri tecnici, e infine a dicembre, a ridosso del varo della finanziaria, la firma tra le parti. Ricordiamo che nel 2004 saranno tassati i redditi del 2003 e si terrà quindi conto dell’andamento inflattivo di quell’anno.
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