Altra importante firma, ieri, oltre a quella dell’accordo con l’Italia. Governo e sindacati hanno chiuso la partita sulla stabilizzazione dei precari e il contratto della pubblica amministrazione. Ecco alcune delle principali novità. I cosidetti precari che verranno stabilizzati sono oltre trecento. Il criterio guida tenuto in considerazione è quello dell’anzianità di servizio. Che è di 5 anni di incarico per gli amministrativi; 7 anni per la scuola – con punteggio pieno; 3 anni per infermieri e polizia civile. Stabilizzato al livello superiore anche chi l’ha ricoperto per almeno due anni. L’accordo vale inoltre per i precari con 5 anni di servizio con contratto privatistico ed abbuono di un anno per le categorie dei bidelli e dei bidelli cuochi. Il contratto della pubblica amministrazione è stato rinnovato, per gli anni di 2011 e 2012 senza aumenti retributivi. Sul fronte normativo Governo e sindacati siederanno allo stesso tavolo per decidere sulla “spending review” ovvero i tagli al costo del personale mettendo ordine in tema di borse di studio, convenzioni, appalti. L’accordo prevede anche un meccanismo che scatterebbe solo nel caso vengano eliminate alcune festività in altri contratti generali privati di settore. Ma le festività eventualmente abolite verrebbero recuperate con l’aumento dei giorni di ferie. Tagliate del 25% le ore di distacco sindacale ma aumentano le fasce di part time. Introdotta la possibilità di modificare i due giorni di rientro pomeridiano attualmente fissati al lunedì e al giovedì.
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