L’Aeroporto Federico Fellini tira i remi in barca. Dopo il fallimento del sistema Regionale continua a sperare in Bologna, si apre alla possibilità di Venezia e punta molto anche sul Titano. Il punto della situazione durante il consiglio provinciale, che approva all’unanimità un ordine del giorno che impegna tutti. San Marino potrà fare molto per lo sviluppo, ma ancora una volta torna il nodo di sempre, cioè l’accordo con l’Italia. “una volta che avrà messo le carte in regola- ha detto Sergio Pizzolante- il Titano potrà dare davvero tanto”. Il parlamentare Pdl, insieme ad Elisa Marchioni del Pd, ha rinnovato l’impegno per fare capire al governo l’importanza dello scalo riminese. Scalo che paradossalmente è costretto ad interrogarsi sul suo futuro proprio ad un passo al traguardo del milione di passeggeri. Per raggiungerlo sono serviti investimenti, e per sanare la situazione debitoria servono cinque milioni subito e quindici in futuro, per lo sviluppo. Si metterà mano ad un piano industriale che possa attirare, il prima possibile, un socio privato. Per il resto, nonostante gli spiragli lasciati aperti da Bologna facciano sperare in una integrazione col Marconi, le prossime settimane serviranno a rispolverare altre partnership lasciate in un cassetto in attesa dell’esito dell’azione regionale. Si punta all’alleanza con Venezia e si spera nel pressing della politica su Roma. La freccia San Marino è già nell’arco dei parlamentari: l'infrastruttura, grazie alla Repubblica, è uno scalo internazionale
Sara Bucci
Sara Bucci
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