Si corre contro il tempo. Domani l'Enac dovrebbe sciogliere la riserva sull'assegnazione dell'aeroporto di Rimini, assegnata temporaneamente alla società AiRiminum. Preoccupano anche i tempi di sospensione dell'attività dei voli al Fellini. Enac si è impegnata a definire tutto entro il primo di gennaio e per questo si sta lavorando. Nel frattempo grazie ad un Notam proprio dell'Enac, cioè una disposizione che ha consentito di continuare a volare, possono ancora atterrare e decollare aeromobili di piccole dimensioni, fino ad un massimo di 10 passeggeri.
A far correre il rischio di prolungamento dei tempi è anche la possibilità di un ricorso da parte di Novaport, il gruppo russo che aveva presentato un piano industriale di tutto rispetto: quasi 41 milioni di euro di investimenti, la possibilità di mettere in rete lo scalo riminese con gli altri 17 gestiti dalla società, una previsione di qualcosa come 3 milioni di passeggeri in un anno. “Stiamo valutando il ricorso – ci ha dichiarato Andrea Del Vecchio, amministratore di Novaport – abbiamo appena ricevuto i documenti necessari, che il nostro staff legale sta vagliando”. Lo stesso Del Vecchio però, a caldo, si è detto convinto che ci siano pochi appigli, pur insistendo sul capitale sociale di AiRiminum: “sottoscritto ma non ancora versato in toto”, ci ha detto.
Pronta la replica di Massimo Gottifredi, amministratore unico di “Rimini Pianificazioni” la società che detiene la quota più alta di AiRimini, il 30,6%. “La questione che riguarda il capitale sociale è assolutamente regolare – ci ha dichiarato – come tutti gli altri aspetti previsti dal bando Enac, non mi risulta ci sia alcun tipo di difformità”.
A far correre il rischio di prolungamento dei tempi è anche la possibilità di un ricorso da parte di Novaport, il gruppo russo che aveva presentato un piano industriale di tutto rispetto: quasi 41 milioni di euro di investimenti, la possibilità di mettere in rete lo scalo riminese con gli altri 17 gestiti dalla società, una previsione di qualcosa come 3 milioni di passeggeri in un anno. “Stiamo valutando il ricorso – ci ha dichiarato Andrea Del Vecchio, amministratore di Novaport – abbiamo appena ricevuto i documenti necessari, che il nostro staff legale sta vagliando”. Lo stesso Del Vecchio però, a caldo, si è detto convinto che ci siano pochi appigli, pur insistendo sul capitale sociale di AiRiminum: “sottoscritto ma non ancora versato in toto”, ci ha detto.
Pronta la replica di Massimo Gottifredi, amministratore unico di “Rimini Pianificazioni” la società che detiene la quota più alta di AiRimini, il 30,6%. “La questione che riguarda il capitale sociale è assolutamente regolare – ci ha dichiarato – come tutti gli altri aspetti previsti dal bando Enac, non mi risulta ci sia alcun tipo di difformità”.
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