Annunciato a metà luglio, arriva l'ufficialità sullo sblocco effettivo della prima tranche di soldi a favore dei correntisti ex Cis, parziale rimborso - fino a 50mila euro - per i titolari di titoli di Stato con scadenza al 2032. I versamenti sarebbero iniziati nelle scorse ore tramite bonifici. Il Comitato Correntisti Sammarinesi apprezza, ma lo ritiene comunque insufficiente a ripagare famiglie ed imprese dei disagi subiti dalle pecche mostrate dal sistema. “Una goccia nel mare” dopo 4 anni di attesa, - sottolinea il Presidente del Comitato, Thomas Biagi - siamo in 350 persone e famiglie che ci siamo visti bloccati i nostri risparmi chi per 15, chi per 20, chi per 25 anni e quindi auspichiamo delle risposte concrete, che si faccia squadra da parte di tutte le forze politiche in campo affinché ci possa essere da oggi in avanti una dead line che possa dare a tutti noi delle certezze su cui fondare il nostro futuro sulla base di risparmi frutto di una vita di lavoro". L'obiettivo finale resta lo smobilizzo totale di quei titoli di Stato.
Ricorda gli interventi messi in campo dallo Stato al default del Cis il Segretario di Stato per le Finanze, per tutelare i risparmiatori. “La SGA ex BNS, è ora alle prese con i recuperi – aggiunge - "operazione complessa perché ci sono crediti difficili da riscuotere”, – spiega – insomma sta si stanno gestendo i rientri di somme per poi procedere gradualmente ad ulteriori riparti. "Sappiamo tutti come sono maturate le cose: quella banca è andata in default e a questi correntisti non sarebbe spettato nulla - ricorda Marco Gatti - perché tutti i depositi superiori a 100mila sarebbero dovuti essere persi. Lo Stato di San Marino ha deciso di intervenire attraverso una serie di provvedimenti e di leggi e anche di sostituzione rispetto a questo debito che l'ex Banca Cis aveva nei loro confronti emettendo dei titoli di Stato con delle scadenze organizzate in modo che lo Stato le possa onorare per far fronte a questa somma in più che superava i 100mila euro. Questo - evidenzia - è il primo riparto che avviene a fronte degli incassi che ci sono stati in questo ultimo periodo rispetto agli attivi che sono stati ceduti e anche alcuni crediti che sono stati incassati. Ci vorrà un po' di tempo per procedere ad ulteriori riparti però i correntisti sono certi di non perdere più un soldo dei loro depositi proprio perché dietro c'è un titolo di Stato nelle loro mani che gli dà certezza dell'incasso".
Nel video le interviste a Thomas Biagi, presidente Comitato Correntisti Sammarinesi e Marco Gatti, Segretario di Stato per le Finanze e il Bilancio.