Gli Industriali ribadiscono il disappunto per lo stallo nei rapporti con l’Italia e puntano il dito sui tentennamenti della politica, accusandola di non dimostrare sufficiente decisione e celerità nel processo di allineamento agli standard internazionali. Il direttivo dell’Anis conferma anche il giudizio sulla Finanziaria, che va nella direzione giusta ma necessita di maggior rigore e incisività. Poi le riforme, che devono essere vere e guardare avanti. In una discontinuità con il passato. “Ma tutto - dichiarano - sarà inutile se il chiarimento con l’Italia non arriverà in tempi brevi”. A Governo e opposizioni lanciano un nuovo appello all’unità, unico modo per dare al Paese una concreta possibilità per tirarsi fuori dalle secche in cui è arenato. “Non c’è più tempo - aggiungono - si sta profilando il rischio che la situazione possa sfuggire di mano e sfociare nello scontro sociale”.
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