Il 2023 ha visto il sistema economico rispondere e tenere. Aziende solide e ancora forti hanno saputo gestire un anno non semplice, centrando buoni risultati, nonostante l'affacciarsi dei primi segnali di rallentamento nella crescita. L'ANIS guarda al nuovo anno, quando le previsioni in questa direzione si fanno purtroppo ancor più marcate.
“Già dal 2023 – spiega la Presidente dell'Anis, Neni Rossini - e vediamo oggi ancor più forte per il 2024 una situazione di contingenza economica non favorevole, per tanti motivi, in diversi settori. Da una parte, quelli legati all'edilizia, che hanno un po' un rimbalzo di un sostegno di bonus dell'economia edilizia, che oggi vengono a mancare. In altri casi, i tassi di interesse aumentati, l'inflazione, una situazione che genera di fatto una recessione e una riduzione della domanda, cui le aziende dovranno fare fronte. Quindi, momenti complicati, ancora incertezza, però, con una solidità alle spalle”.
E nell'orizzonte più prossimo c'è la grande sfida dell'Accordo di Associazione con l'UE che Anis da tempo vede come la strada delle molteplici opportunità: “Non è un punto di arrivo, non dobbiamo illuderci che sia il traguardo. In realtà, è un grande punto di partenza a cui dovremo dare seguito. E' la direzione, quella giusta, quella che noi abbiamo sempre sposato e supportato, perché è il nostro mercato di riferimento. Dovremo essere bravi a continuare in quella direzione, perché soprattutto per il mondo economico l'obiettivo è lo snellimento dell'interscambio commerciale, l'allineamento alle modalità di lavoro che abbiamo in Europa. Quindi, una serie di scelte - come ha detto il Presidente Mattarella - 'lucide e coraggiose', che ci dovranno portare in quella direzione”
Scelte e priorità che ricorda, insistendo anche sulle prospettive aperte dal tanto invocato decreto per la cogenerazione industriale, approvato di recente in Aula non senza voci critiche, sul quale invece Anis punta quale strumento di competitività, in una chiave di sviluppo sostenibile. "Introduzione del sistema IVA – ricorda ancora la Rossini -, eliminazione del T2, per essere con uno scambio molto più facile e semplice; apertura a tutto ciò che nel mondo, attorno a noi, esiste e che dovremo recepire, a cui dovremo adeguarci. Non ultima, la cogenerazione, che è l'esempio di quello che nel mondo c'è. E' addirittura spinto e riconosciuto come green, come favorevole per la sostenibilità, e da noi è visto ancora con un po' di preoccupazione. Solo un esempio, per dire di una possibilità di aprirci a strumenti, che ci daranno opportunità di crescere nella direzione giusta”.
Nel video, l'intervista alla Presidente dell'ANIS, Neni Rossini