L’introduzione dell’imposta sul valore aggiunto a San Marino per l'Anis sta purtroppo generando molta confusione e contrasti, facendo perdere di vista l’obiettivo principale. Non si tratta infatti – puntualizzano gli industriali sammarinesi - di dire sì o no all’IVA o IGC, ma di fare una scelta molto più importante: se proseguire nella strada di avvicinamento e di apertura all’Europa e al resto del mondo, oppure rimanere chiusi all’interno dei confini della Repubblica, sperando che il mercato interno basti a garantire la nostra sopravvivenza e quella delle generazioni future. Per quel che riguarda la competitività delle imprese secondo Anis queste si gioveranno di un sistema più snello e in grado di dialogare con i mercati stranieri più di quanto riescano a fare oggi. Molto dipenderà anche dalle aliquote che la politica deciderà di applicare, tarandole in base al contesto sammarinese. Proprio per questo motivo conclude Anis - in mancanza di numeri con cui fare simulazioni oggettive, ogni considerazione risulta fuorviante, con l’unico risultato di far apparire l’introduzione dell’IVA anche ciò che non è.
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