L’USL accusa di atteggiamenti arroganti e antidemocratici CDLS e CSdL, colpevoli di metterne in discussione la legittimità di firmare accordi, come quello con l’Antica Piadina San Marino, poiché non rappresentativa della forza lavoro impiegata. “In realtà – precisa il terzo sindacato – l’USL conta tra i suoi iscritti più di un terzo dei dipendenti dell’azienda, e quindi è autorizzata a trattare con la proprietà”. “L’accordo trovato – conclude l’Unione Sammarinese dei Lavoratori – è frutto di una lunga mediazione; 9 posti di lavoro persi sono il miglior equilibrio, considerando il rischio che l’azienda sposti l’intera produzione in Italia, lasciando a casa 29 dipendenti”.
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