Pur riconoscendo i passi in avanti compiuti sul fronte normativo, con l'emanazione di nuove regole su trasparenza e modalità delle gare d'appalto, il sindacato lamenta ritardi nella loro applicazione. Lo fa il Segretario della Federazione Pubblico Impiego della CsdL, Alessio Muccioli, che mette in evidenza come gli appalti siano stati, negli anni, causa di forti sprechi di risorse pubbliche. “Ci sono i margini per aumentare la trasparenza – afferma – fare economie ed eseguire controlli efficaci”. Bene anche la scelta di istituire stazione appaltante unica, dalla quale debbano passare tutti gli acquisti di beni e servizi per la Pubblica Amministrazione, ma ancora oggi questa centrale non è operativa. “La situazione – dichiara Muccioli - è ancora stagnante, e ciò contribuisce ad alimentare confusione”. Per l'esponente della CsdL, si va troppo a rilento nell'applicazione delle nuove norme, anche se il Segretario di Stato alla Sanità, Francesco Mussoni, ha recentemente chiesto di accelerare il passaggio ad un nuovo regime e la piena operatività della centrale acquisti. Muccioli suggerisce di agganciare gli appalti dell'ISS a quelli delle Aziende Sanitarie limitrofe, per ridurre i costi e semplificare le pratiche di elaborazione. Poi c'è l'aspetto legato alla partecipazione: E' difficile, per le imprese italiane, ottemperare agli obblighi previsti per partecipare alle gare d'appalto, come l'iscrizione alla Camera di Commercio. “Chiediamo – conclude di sburocratizzare le procedure e di valutare la possibilità di accettare autocertificazioni fino alla produzione dei documenti richiesti”.
SB
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