Artigiani sammarinesi in difficoltà quando devono operare con l’Italia. Non è così invece per le imprese italiane che possono lavorare tranquillamente in Repubblica. La denuncia arriva dall’Osla, secondo la quale è in costante aumento il numero di associati, in possesso di licenza artigianale, in grossa difficoltà o addirittura impossibilitati, ad operare con la vicina Italia. Il problema nasce quando un artigiano sammarinese vuole partecipare ad una gara di appalto per l’installazione di un impianto elettrico o idraulico, presso un privato o in una struttura pubblica italiana. Nella documentazione richiesta dall’appaltatore ci sono i cosiddetti “requisiti tecnici” che l’Italia non riconosce alle azione del Titano, costrette ad appoggiarsi ad imprese italiane che diventano così titolari dell’appalto e, dietro lauto compenso, subappaltano alle ditte sammarinesi il lavoro.
Non ci sarebbe nulla di strano, sottolinea l’Osla, se non fosse che le aziende artigiane italiane, possono fare installazioni in Repubblica non dovendo ricorrere a stratagemmi di questo genere.
L’organizzazione degli imprenditori ha già proposte modifiche alla bozza di legge sulla sicurezza del settore, per andare incontro alle esigenze del comparto artigianale e chiede che le istituzioni del Titano si facciano carico di risolvere questi problemi, stipulando accordi con l’Italia per fare in modo che anche le imprese sammarinesi possano operare in un mercato sempre più libero.
Una richiesta che incontra la disponibilità del Segretario di Stato per gli affari esteri. 'Sono da sempre attento a queste problematiche, commenta Fabio Berardi, ricordando che è operativo, in questo senso, un tavolo tecnico permanente e che, in quella sede, si possono affrontare nel dettaglio questi problemi. Non bisogna poi dimenticare, sottolinea Berardi, che l’accordo di cooperazione con l’Italia aprirebbe già una fase nuova di collaborazione, anche nel settore artigianale'.
Non ci sarebbe nulla di strano, sottolinea l’Osla, se non fosse che le aziende artigiane italiane, possono fare installazioni in Repubblica non dovendo ricorrere a stratagemmi di questo genere.
L’organizzazione degli imprenditori ha già proposte modifiche alla bozza di legge sulla sicurezza del settore, per andare incontro alle esigenze del comparto artigianale e chiede che le istituzioni del Titano si facciano carico di risolvere questi problemi, stipulando accordi con l’Italia per fare in modo che anche le imprese sammarinesi possano operare in un mercato sempre più libero.
Una richiesta che incontra la disponibilità del Segretario di Stato per gli affari esteri. 'Sono da sempre attento a queste problematiche, commenta Fabio Berardi, ricordando che è operativo, in questo senso, un tavolo tecnico permanente e che, in quella sede, si possono affrontare nel dettaglio questi problemi. Non bisogna poi dimenticare, sottolinea Berardi, che l’accordo di cooperazione con l’Italia aprirebbe già una fase nuova di collaborazione, anche nel settore artigianale'.
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