“Abbiamo trovato tante porte chiuse quando abbiamo cercato stranieri disposti a investire a San Marino”. Le parole del presidente della Fondazione Tito Masi sottolineano come per Cassa di risparmio sia diventato indispensabile ricorrere allo Stato come nuovo socio. “Non è un’operazione di salvataggio – ha specificato – Qui c’è una banca con prospettive per il futuro”. Il 28 maggio l’assemblea della Carisp nominerà il nuovo presidente. Masi è deciso: dovrà essere un sammarinese, una garanzia per le istituzioni. Spetta all’avvocato Borin, da un mese direttore Carisp, fornire i numeri del bilancio 2011: oltre 2 miliardi di raccolta, il 28% del totale, 21mila conti correnti, in pratica un cittadino su 2 è cliente Carisp. 145 milioni di perdita d’esercizio, 150 milioni di patrimonio, l’utile è previsto nel 2014. In Carisp, spiega, coesistono due banche: una non può prescindere dalla vicenda Delta, che però si sta risolvendo. Dopo l’approvazione unanime del bilancio della Fondazione, le nomine: nel cda confermati Aldo Arzilli, Giovanna Crescentini, Sante Lonfernini e Pierluigi Valli. Sei i nuovi soci: Monica Bernardi, Anna Maria Lonfernini, Matteo Lonfernini, Maria Chiara Reggini, Nicola Renzi, Amanda Tonelli.
Nel video l'intervista all'avv. Paolo Borin direttore Cassa di Risparmio San Marino.
Francesca Biliotti
Nel video l'intervista all'avv. Paolo Borin direttore Cassa di Risparmio San Marino.
Francesca Biliotti
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