Prima serie di assemblee nelle fabbriche indette dalle Federazioni Industria della Csu. In tutto sono 200 gli appuntamenti, in programma fino a domani, per avviare un confronto sul nuovo contratto di settore con oltre 6000 lavoratori. Sul versante delle politiche economiche, il sindacato chiede di favorire gli investimenti e le agevolazioni alle aziende già esistenti, puntando sulle produzioni ad alto valore aggiunto e che si indirizzano sull’innovazione tecnologica e la ricerca.
Per quel che riguarda le politiche del lavoro, si rivendica l’emanazione di una legge che recepisca, con le necessarie integrazioni, le norme previste nel rinnovo contrattuale del 1° dicembre 2002, con sanzioni più severe per il mancato rispetto delle norme sul lavoro e maggiori poteri per gli organi ispettivi.
In merito a lavoro interinale e precarietà, il sindacato chiede di verificare i motivi che consentono assunzioni a tempo determinato e interinali. Tale documentazione deve essere essenziale per il rilascio del nulla osta da parte dell’Ufficio del Lavoro.
Per i frontalieri, è urgente, secondo la Csu, risolvere le problematiche fiscali attraverso un accordo bilaterale tra San Marino e Italia che comprenda anche la questione sanitaria. Circa il trattamento normativo, si chiede la trasformazione a tempo indeterminato del rapporto di lavoro per tutti gli interessati, salvaguardando la priorità occupazionale di sammarinesi e residenti.
In materia di sicurezza e salute, la richiesta di prevedere ammortizzatori sociali per malattie di lunga durata e per i lavoratori che hanno perso il posto per motivi di salute.
Per gli interventi a sostegno della famiglia, si richiede innanzitutto la retribuzione dei congedi parentali attraverso l’indennità economica per malattia.
E infine, per la parte economica, il pagamento degli arretrati pari allo 0,4% dal 1° gennaio 2003 e dello 0,3% dal 1° gennaio 2004. Per l’aumento economico la richiesta è pari al 3,5%.
Per quel che riguarda le politiche del lavoro, si rivendica l’emanazione di una legge che recepisca, con le necessarie integrazioni, le norme previste nel rinnovo contrattuale del 1° dicembre 2002, con sanzioni più severe per il mancato rispetto delle norme sul lavoro e maggiori poteri per gli organi ispettivi.
In merito a lavoro interinale e precarietà, il sindacato chiede di verificare i motivi che consentono assunzioni a tempo determinato e interinali. Tale documentazione deve essere essenziale per il rilascio del nulla osta da parte dell’Ufficio del Lavoro.
Per i frontalieri, è urgente, secondo la Csu, risolvere le problematiche fiscali attraverso un accordo bilaterale tra San Marino e Italia che comprenda anche la questione sanitaria. Circa il trattamento normativo, si chiede la trasformazione a tempo indeterminato del rapporto di lavoro per tutti gli interessati, salvaguardando la priorità occupazionale di sammarinesi e residenti.
In materia di sicurezza e salute, la richiesta di prevedere ammortizzatori sociali per malattie di lunga durata e per i lavoratori che hanno perso il posto per motivi di salute.
Per gli interventi a sostegno della famiglia, si richiede innanzitutto la retribuzione dei congedi parentali attraverso l’indennità economica per malattia.
E infine, per la parte economica, il pagamento degli arretrati pari allo 0,4% dal 1° gennaio 2003 e dello 0,3% dal 1° gennaio 2004. Per l’aumento economico la richiesta è pari al 3,5%.
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