Nel 2009 ogni dipendente pubblico è rimasto a casa, mediamente, 13 giorni, per malattia comune, a fronte dei quasi 8 dei dipendenti privati. Si conferma dunque una tendenza consolidata negli anni e il divario resta evidente anche se si depura da fattori specifici, come quello dei cosiddetti cantieri integrativi AASP, in cui l’incidenza delle assenze per malattia è fisiologicamente molto alto. Rispetto al 2008 il monte complessivo delle giornate di malattia comune tra i pubblici dipendenti è aumentato fino a 53.908: 883 in più, a fronte di un aumento di 24 unità degli statali che sono passati dai 4030 del 2008 ai 4054 del 2009. Nel settore privato sono invece calati di 258 unità i dipendenti e sono calate del 2,97% anche le giornate di malattia. La comparazione sul fronte delle assenze per gravidanza evidenzia che nel pubblico c’è stata una diminuzione del 18,57% e nel privato del 10,83%. Contrazione decisa, nel privato, anche delle giornate perse per incidenti sul lavoro, 27,75%. Nel settore pubblico invece c’è stato un aumento della stessa voce del 50%. Un discorso a parte lo merita il lavoro autonomo: solo 4, mediamente, i giorni di malattia ogni anno per professionisti e imprenditori; nel 2009 c’è stata una crescita del 48% delle assenze per gravidanza e del 18,6% per infortunio.
Luca Salvatori
Luca Salvatori
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