Con due delibere datate 31 maggio e 2 giugno, il Congresso di Stato ha dato l'ok alla cessione di Asset Banca a Cassa di Risparmio. La seconda delibera è una rettifica della prima e ne corregge l'oggetto. Il 31 maggio infatti il governo, sanciva l'acquisto di rapporti giuridici individuabili in blocco - Trasferimento a Cassa di Risparmio di una partecipazione rappresentante l'intero capitale sociale del gruppo Asset Banca. Due giorni dopo, l'oggetto diventa "Trasferimento a Cassa di Risparmio di rapporti giuridici individuabili in blocco del gruppo Asset Banca". In entrambe le delibere l'esecutivo avvalla "l'auspicio" contenuto nella comunicazione del direttore di Banca Centrale. "In considerazione della procedura di amministrazione straordinaria cui è sottoposta Asset Banca - scrive Savorelli al Congresso di Stato - al fine di ripristinare la stabilità del sistema bancario, ritiene auspicabile il trasferimento a Cassa di Risparmio - previo consenso dei soci - di rapporti giuridici individuabili in blocco del gruppo Asset Banca, ad un prezzo da determinarsi tra le parti, con riferimento alle best practices internazionali". La differenza fra le due delibere non è questione di sfumature. Viene infatti riportata nella “diffida a non porre in essere operazioni atte a incidere irreversibilmente su Asset Banca e sul relativo patrimonio” che gli azionisti hanno indirizzato al Coordinamento della Vigilanza di Banca Centrale, al Commissario straordinario di Asset, alla Cassa di Risparmio e, per conoscenza, al Comitato di sorveglianza di Asset e al Segretario di Stato per le finanze. L'operazione di cessione in blocco di rapporti giuridici da Asset in favore di Cassa, senza il consenso degli azionisti – scrivono – risulterebbe gravemente illegittima. Gli azionisti annunciano un nuovo ricorso al tribunale per dichiarare illegittimo il provvedimento emesso da Banca Centrale il 12 aprile scorso e invitano il Commissario a chiedere all'Autorità di vigilanza di convocare l'assemblea degli azionisti di Asset. La diffida ripercorre la vicenda della banca, dalla sospensione del Consiglio di amministrazione ad oggi. Precisa che prima del blocco dei pagamenti - disposto dopo 75 giorni di commissariamento - Asset aveva già perso circa 60 milioni di liquidità e ricorda le clamorose dimissioni dei Commissari straordinari che, dopo 40 giorni dall'avvio della procedura, scrivevano di non avere ancora trovato le ragioni del commissariamento. Le dichiarazioni della Segreteria alle finanze, puntualizza inoltre la diffida, “portano a ritenere che il reale scopo del commissariamento di Asset non fosse quello (solo apparente) di risolvere una situazione bancaria deteriorata (di cui del resto non v'è prova), quando piuttosto quello di creare i presupposti per un'operazione di cessione mirata a conseguire altri obiettivi, a tutto discapito di Asset e dei suoi azionisti”.
Sonia Tura
Sonia Tura
Riproduzione riservata ©