Agli utenti suona già come una tassa che, in periodo di crisi, piace ancora meno. L’informativa è arrivata in questi giorni nelle case: propone una assicurazione, 12 euro e 60 all’anno per le utenze domestiche, contro le perdite d’acqua, dovute a guasti alle tubazioni interne. E i casi, anche clamorosi – bollette fino a 8mila euro – non sono mancati. La polizza scatta in automatico, con addebito in bolletta. Per rinunciare è necessario rispedire questa cartolina, che è preaffrancata. Storce subito il naso ASDICO: “Principio inaccettabile il silenzio/assenso - per GianLuigi Giardinieri –. Va bene l’assicurazione, ma l’adesione deve essere volontaria”. Non piace neppure il metodo: “Non siamo stati interpellati. Anni fa chiedemmo noi di prevederla, ma solo per i clienti più esposti al rischio. Bisognava riparlarne”. Non convincono poi la franchigia a 250 euro, il tetto massimo risarcibile, né il rinnovo automatico. “Anche il costo pare eccessivo – per Asdico - in un periodo in cui i consumatori faticano a dare anche 5 euro in più”. Replica a stretto giro l’Azienda dei Servizi: “Nessuna tassa, anzi, il meccanismo è semplice. Chi non la vuole, deve solo rinviare la cartolina – dice il direttore Emanuele Valli -. Proprio le associazioni dei consumatori chiedevano tutela, così come una Istanza d’Arengo. Era dovere offrirla e lo facciamo a un euro al mese. Come ogni cosa – chiude Valli – potrà essere perfettibile, ma la polemica è strumentale”.
Annamaria Sirotti
Annamaria Sirotti
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