Dopo tre trimestri di crescita, nel secondo trimestre del 2017 torna a diminuire il numero di disoccupati, la cui stima si attesta a 2 milioni 839mila unità (-5,1% in un anno). Lo comunica l'Istat, precisando che il tasso di disoccupazione scende al 10,9%, in calo di 0,6 punti percentuali in confronto ad un anno prima e di 0,4 punti rispetto al trimestre precedente.
La diminuzione degli inattivi riguarda soltanto le donne, soprattutto il Mezzogiorno, gli individui di 35-49 anni, e coinvolge quanti vogliono lavorare. Nel complesso continuano a diminuire le transizioni da dipendente a termine a dipendente a tempo indeterminato. Dal lato delle imprese, conclude l'Istat, si confermano i segnali di crescita congiunturale della domanda di lavoro, con un aumento delle posizioni lavorative dipendenti pari all'1,1% sul trimestre precedente, sintesi della crescita sia dell'industria sia dei servizi.
L'agricoltura è il settore che fa segnare il maggior aumento delle ore lavorate con un incremento record del 3,7% che è il triplo di quello fatto registrare nei servizi (+1,2%) e il 54% in più di quello dell'industria (+2,4%). È quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat. Si tratta - sottolinea la Coldiretti - della conferma della dinamicità del settore nonostante le difficoltà che si continuano a vivere in un anno segnato dal calo dei compensi riconosciuti agli agricoltori, finiti in molti casi al di sotto dei costi di produzione, mentre il maltempo e l'andamento climatico anomalo hanno provocato gravissimi danni nei campi.
La diminuzione degli inattivi riguarda soltanto le donne, soprattutto il Mezzogiorno, gli individui di 35-49 anni, e coinvolge quanti vogliono lavorare. Nel complesso continuano a diminuire le transizioni da dipendente a termine a dipendente a tempo indeterminato. Dal lato delle imprese, conclude l'Istat, si confermano i segnali di crescita congiunturale della domanda di lavoro, con un aumento delle posizioni lavorative dipendenti pari all'1,1% sul trimestre precedente, sintesi della crescita sia dell'industria sia dei servizi.
L'agricoltura è il settore che fa segnare il maggior aumento delle ore lavorate con un incremento record del 3,7% che è il triplo di quello fatto registrare nei servizi (+1,2%) e il 54% in più di quello dell'industria (+2,4%). È quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat. Si tratta - sottolinea la Coldiretti - della conferma della dinamicità del settore nonostante le difficoltà che si continuano a vivere in un anno segnato dal calo dei compensi riconosciuti agli agricoltori, finiti in molti casi al di sotto dei costi di produzione, mentre il maltempo e l'andamento climatico anomalo hanno provocato gravissimi danni nei campi.
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