Sono 476 le domande per il credito sociale. 74 in più rispetto all’anno scorso. Ma non tutte rientrano nei criteri prestabiliti. Ne sono state accettate 284, dodici in meno del 2009. Sono di famiglie che non superano gli 8.500 euro pro capite. Nella maggior parte vanno avanti con solo reddito o con uno dei due stipendi ridotto, per part time o post partum. Ci sono situazioni davvero difficili. Famiglie numerose con tre, quattro, cinque figli. Poi ci sono i casi dei cosiddetti single. Ragazze madri, genitori separati o divorziati. 55 domande riguardano invece l’assistenza domiciliare permanente. Sono anziani a volte soli, malati, disabili. Su 900.000 euro del credito sociale, 200.000 sono destinati proprio a loro. Non mancano, poi, le situazioni particolari. Cittadini senza reddito, che lavorano a singhiozzo, o famiglie che devono mantenere figli maggiorenni che non trovano un’occupazione. Richieste di accedere al fondo sono arrivate anche da cinque casalinghi. Giovani papà che hanno deciso di rimanere a casa ad occuparsi dei figli. Domande che sono state accolte dato che il solo stipendio della moglie non bastava. Marinella Chiaruzzi, della Segreteria alle Finanze, sottolinea quanto sia importante sostenere le famiglie nella compilazione delle domande. “Un supporto – precisa – che è stato offerto in maniera ottimale da sindacati, ISS e Capitani di Castello”.
Monica Fabbri
Monica Fabbri
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