Banca centrale e Agenzia di informazione finanziaria hanno intensificato i controlli su banche e finanziarie che non hanno rispettato le ultime normative. E sono arrivate liquidazioni coatte, sospensioni, revoche. Per legge, negli organismi di controllo societari, è obbligatoria la presenza di un avvocato, che però, se finisce nelle more dei provvedimenti sanzionatori, viene colpito esattamente come l'ente sanzionato. “Le sanzioni – ha spiegato il presidente dell'ordine degli avvocati Maria Selva – sono ben più alte dei compensi. A carico dell'ente e del professionista non c'è alcuna differenza. Magari per un ente strutturato certe sanzioni possono essere sostenibili economicamente – conclude – ma un professionista rischia di chiudere”. Qualche esempio: per il caso Cassa di Risparmio sono stati respinti tutti i ricorsi. Le sanzioni comminate vanno dai 9mila ai 12mila euro a testa. Tra i ricorsi pendenti c'è il Credito Sammarinese, anche qui sanzioni salate, fino a 12mila euro a persona. Fino a 27mila invece, le sanzioni comminate dall'Agenzia di informazione finanziaria per Banca commerciale. Per questo gli avvocati chiedono che in sede di riforma tributaria o in finanziaria, il governo inserisca almeno un criterio di proporzionalità, affinché le responsabilità vengano più equamente redistribuite.
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