Questa la dichiarazione del Presidente della Fondazione San Marino:
"A proposito di Banca Agricola Commerciale, rispondendo ieri alle domande di un giornalista di San Marino RTV, ho espresso tre concetti:
- che la scelta di Unicredit di cedere la propria partecipazione rappresenta una perdita per il sistema bancario e l’intero Paese;
- che, nell’interesse primario del Paese, sarebbe auspicabile che tale partecipazione venisse rilevata da una primaria banca internazionale;
- che, dovendo prendere atto che ciò non sembra possibile, è opportuno che le principali banche sammarinesi, e cioè Cassa di Risparmio e Banca di San Marino, compiano un’operazione di sistema, evitando di farsi concorrenza ed avanzando un’offerta congiunta.
Anche se rimango convinto delle opinioni espresse, nutro il dovuto rispetto per le decisioni di Banca di San Marino di non prenderle nemmeno in considerazione ma trovo decisamente inusuale e forse anche poco corretto che una banca chieda ad un’altra la definizione di un rapporto attraverso la televisione e la stampa, soprattutto quando oltre a prestare le dovute garanzie sono stati firmati accordi che prevedono tempi e modi per l’estinzione de finanziamento concesso. Comunque ne prendo atto ed evito commenti polemici.
E’ altresì singolare che un’impresa non possa, secondo alcuni, effettuare acquisizioni ed investimenti se ha finanziamenti in corso. Se così fosse dovrebbe cessare la propria attività la maggior parte non solo delle imprese sammarinesi ma anche di quelle che operano nel mondo intero.
Mi dispiace per i toni usati dall’Ente Cassa Faetano, che sinceramente non comprendo, anche perché avendo Cassa di Risparmio iniziato le trattative con Unicredit molto prima che Banca di San Marino manifestasse il proprio interesse, non ha certamente fatto uno sgarbo ad alcuno.
Anche se l’Ente Cassa Faetano ha respinto l’ipotesi, da me formulata per stimolare il confronto e l’approfondimento, di un’eventuale fusione fra le due banche controllate dalle Fondazioni, in sintonia con i processi di concentrazione in atto in tutto il mondo, mi auguro che possa proficuamente continuare la collaborazione da tempo in essere fra le due Banche e le due Fondazioni esclusivamente sammarinesi e più radicate sul territorio".
"A proposito di Banca Agricola Commerciale, rispondendo ieri alle domande di un giornalista di San Marino RTV, ho espresso tre concetti:
- che la scelta di Unicredit di cedere la propria partecipazione rappresenta una perdita per il sistema bancario e l’intero Paese;
- che, nell’interesse primario del Paese, sarebbe auspicabile che tale partecipazione venisse rilevata da una primaria banca internazionale;
- che, dovendo prendere atto che ciò non sembra possibile, è opportuno che le principali banche sammarinesi, e cioè Cassa di Risparmio e Banca di San Marino, compiano un’operazione di sistema, evitando di farsi concorrenza ed avanzando un’offerta congiunta.
Anche se rimango convinto delle opinioni espresse, nutro il dovuto rispetto per le decisioni di Banca di San Marino di non prenderle nemmeno in considerazione ma trovo decisamente inusuale e forse anche poco corretto che una banca chieda ad un’altra la definizione di un rapporto attraverso la televisione e la stampa, soprattutto quando oltre a prestare le dovute garanzie sono stati firmati accordi che prevedono tempi e modi per l’estinzione de finanziamento concesso. Comunque ne prendo atto ed evito commenti polemici.
E’ altresì singolare che un’impresa non possa, secondo alcuni, effettuare acquisizioni ed investimenti se ha finanziamenti in corso. Se così fosse dovrebbe cessare la propria attività la maggior parte non solo delle imprese sammarinesi ma anche di quelle che operano nel mondo intero.
Mi dispiace per i toni usati dall’Ente Cassa Faetano, che sinceramente non comprendo, anche perché avendo Cassa di Risparmio iniziato le trattative con Unicredit molto prima che Banca di San Marino manifestasse il proprio interesse, non ha certamente fatto uno sgarbo ad alcuno.
Anche se l’Ente Cassa Faetano ha respinto l’ipotesi, da me formulata per stimolare il confronto e l’approfondimento, di un’eventuale fusione fra le due banche controllate dalle Fondazioni, in sintonia con i processi di concentrazione in atto in tutto il mondo, mi auguro che possa proficuamente continuare la collaborazione da tempo in essere fra le due Banche e le due Fondazioni esclusivamente sammarinesi e più radicate sul territorio".
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