Un faccia a faccia durato due ore che è servito soprattutto per una presa di coscienza generale della situazione. Del resto i commissari si sono insediati da appena una settimana e stanno studiando i numeri, le carte, le motivazioni che hanno portato al commissariamento. Le loro parole, di fronte agli otto sindacalisti che hanno incontrato, sono state giudicate “estremamente puntuali, decise e oneste”. Il primo contatto, quindi, è stato percepito positivamente da parte dei rappresentanti dei bancari Carim. Il commento ufficiale è pero rinviato a domani, quando tutte le sigle dovrebbero sottoscrivere un documento congiunto, nonostante il botta e risposta polemico tra Fabi e Cgil. C’è, naturalmente, qualche preoccupazione per il futuro della più importante banca riminese, ma al momento non sembrerebbe a rischio il posto di lavoro degli 800 dipendenti. La durata del commissariamento è quanto mai incerta ed è verosimile che prima di concludersi dovranno essere risolti i problemi che hanno indotto il provvedimento, compreso lo scambio di informazioni con la controllata Cis di San Marino.
Luca Salvatori
Luca Salvatori
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