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Banca centrale: relazioni estere e formazione tra gli obiettivi del nuovo responsabile Vigilanza

3 apr 2014
Banca centrale: relazioni estere e formazione tra gli obiettivi del nuovo responsabile VigilanzaBanca centrale: relazioni estere e formazione tra gli obiettivi del nuovo responsabile Vigilanza
Banca centrale: relazioni estere e formazione tra gli obiettivi del nuovo responsabile Vigilanza - Dal 1° aprile Andrea Vivoli è il nuovo responsabile del Dipartimento Vigilanza. Tra i suoi obiettivi...
Dal 1° aprile Andrea Vivoli è il nuovo responsabile del Dipartimento Vigilanza. Tra i suoi obiettivi, lo sviluppo delle relazioni estere e la formazione.
E' nel coordinamento della vigilanza sin dal febbraio 2010, dunque non mancherà una certa continuità con la vecchia gestione, anche se poi bisognerà tenere conto, sottolinea, dell'evoluzione della normativa internazionale e degli impegni assunti nel 2012 in sede di convenzione monetaria, insieme all'obiettivo di ampliare le relazioni internazionali. Tutto ciò, per Vivoli, richiede “interventi mirati che salvaguardino e rafforzino l'esistente e consentano di allargare i mercati di riferimento”. Molteplici le priorità da affrontare, per il nuovo responsabile della Vigilanza: “Lo sviluppo delle relazioni con omologhe autorità estere – dice – La stipula di tali accordi consentirà ai nostri operatori di valutare percorsi di espansione e al tempo stesso alla Banca centrale di vigilare sull'operatività fuori confine, grazie agli scambi di informazioni”. In prima linea c'è il rapporto con Banca d'Italia per la stipula del memorandum. Poi, prosegue Vivoli, “l'adeguamento del quadro normativo per supportare l'attività dei nostri intermediari, e il contributo al National Risk Assessment, per valutare la vulnerabilità e l'adeguatezza dei presidi per contrastare i rischi di coinvolgimento del sistema bancario e finanziario in operazioni di riciclaggio e di finanziamento al terrorismo”. Infine la formazione: “Occorre rafforzare le competenze di vigilanza – conclude – acquisendo piena padronanza delle regole e degli strumenti di analisi definiti a livello europeo, a partire dalla nuova disciplina in materia di requisiti patrimoniali delle banche”. A tal proposito, percorsi formativi congiunti, anche d'intesa con l'Università, con gli operatori del settore bancario e finanziario prepareranno il sistema al prossimo salto normativo previsto per il 2017.

Francesca Biliotti

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