L’onorevole Pini della Lega Nord ieri al nostro telegiornale ha dichiarato che la firma degli accordi italo sammarinesi è imminente e che sono in corso trattative per evitare lo stop di Iccrea dal 15 novembre.
Il Segretario Antonella Mularoni non si sbilancia, meglio evitare facili entusiasmi. “La data della firma non c’è ancora. Ovviamente, speriamo che arrivi presto”. L’onorevole Pini aveva a tal proposito parlato di trattative per evitare lo stop del 15 novembre dei bancomat Iccrea. Banca Centrale non commenta, ma gli istituti bancari sammarinesi hanno già fatto sapere che il blocco sarà bypassato con carte bancomat a banda magnetica emesse direttamente dalle banche.
Ma è un’altra la notizia che oggi ha scosso il mondo finanziario-bancario sammarinese: il titolo di prima pagina del quotidiano Milano Finanza: San Marino crolla sotto lo scudo. Occhiello: Il Rimaptrio dei capitali sta svuotando i forzieri della piccola Repubblica. E ancora: “Già 3 miliardi hanno lasciato le banche del Titano e sono rientrati in Italia. La Rocca prova a fare quadrato per evitare il peggio”.
“Notizie - recita una nota ufficiale di Banca Centrale - completamente infondate, pubblicate senza alcun riscontro oggettivo”. In base ai dati ufficiali, aggiornati al 10 novembre 2009, le risorse
finanziarie interessate dallo scudo fiscale sono state pari a 995 milioni di euro, il 7,3 cento della raccolta totale. L'incidenza dei deflussi monetari sulla raccolta diretta è stata del 7,9 per cento, per un controvalore di 745 milioni di euro. "L'impatto dello scudo al momento - chiarisce il direttore di Banca Centrale Luca Papi - è decisamente più contenuto rispetto a stime giornalistiche errate ed allarmanti”. “Quando si parla del futuro di un paese e del suo sistema finanziario - aggiunge Papi - occorre usare equilibrio e soprattutto utilizzare dati certi”.
Luca Salvatori
Il Segretario Antonella Mularoni non si sbilancia, meglio evitare facili entusiasmi. “La data della firma non c’è ancora. Ovviamente, speriamo che arrivi presto”. L’onorevole Pini aveva a tal proposito parlato di trattative per evitare lo stop del 15 novembre dei bancomat Iccrea. Banca Centrale non commenta, ma gli istituti bancari sammarinesi hanno già fatto sapere che il blocco sarà bypassato con carte bancomat a banda magnetica emesse direttamente dalle banche.
Ma è un’altra la notizia che oggi ha scosso il mondo finanziario-bancario sammarinese: il titolo di prima pagina del quotidiano Milano Finanza: San Marino crolla sotto lo scudo. Occhiello: Il Rimaptrio dei capitali sta svuotando i forzieri della piccola Repubblica. E ancora: “Già 3 miliardi hanno lasciato le banche del Titano e sono rientrati in Italia. La Rocca prova a fare quadrato per evitare il peggio”.
“Notizie - recita una nota ufficiale di Banca Centrale - completamente infondate, pubblicate senza alcun riscontro oggettivo”. In base ai dati ufficiali, aggiornati al 10 novembre 2009, le risorse
finanziarie interessate dallo scudo fiscale sono state pari a 995 milioni di euro, il 7,3 cento della raccolta totale. L'incidenza dei deflussi monetari sulla raccolta diretta è stata del 7,9 per cento, per un controvalore di 745 milioni di euro. "L'impatto dello scudo al momento - chiarisce il direttore di Banca Centrale Luca Papi - è decisamente più contenuto rispetto a stime giornalistiche errate ed allarmanti”. “Quando si parla del futuro di un paese e del suo sistema finanziario - aggiunge Papi - occorre usare equilibrio e soprattutto utilizzare dati certi”.
Luca Salvatori
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