Democrazia in Movimento interviene sulla questione Banca Cis e accusa il Governo di emettere un decreto "ad uso di una sola Banca". Per domani è prevista la ratifica in Consiglio del "decreto salva-banche" e l'obiettivo dell'esecutivo è prorogare il blocco dei pagamenti per l'istituto di credito tramite un emendamento al testo. Passaggio, quest'ultimo, fondamentale per evitare la liquidazione coatta, come ha già spiegato il segretario di Stato alle Finanze, Eva Guidi.
"E' inconcepibile che il Governo stabilisca che una banca incapace di dare garanzie riceva ugualmente denaro garantito dallo Stato, quindi trasformato in debito per tutti", scrivono Rete ed Mdsi. I due movimenti proseguono parlando di "un altro grande favore" dell'esecutivo "alla cricca amica". Dipendenti e correntisti si "troveranno a barcamenarsi tra gravissime difficoltà", prevede Dim che annuncia un'opposizione sulla questione in Consiglio.
Ieri si è svolto l'incontro sindacati-politica per discutere del futuro dei dipendenti e dell'avvenire dell'intero sistema bancario. Nella sede della Csu, ieri, i segretari della Fulcas hanno invitato forze di maggioranza e opposizione per portare loro le istanze dei dipendenti preoccupati per la situazione. Dai sindacati arriva la richiesta di maggiore confronto con il commissario straordinario Sido Bonfatti. Il discorso si è poi allargato al comparto nel complesso, con l'invito trovare insieme un compromesso per risolvere le problematiche.
Anche l'Unione consumatori sammarinesi è intervenuta, esprimendo un giudizio positivo sulla proroga se questa sarà legata a un “progetto vincente”. L'Ucs spiega che, tramite domanda, gli utenti interessati dal blocco dei pagamenti potranno non versare la quota del mutuo, anche in caso di disponibilità liquide sufficienti a farlo. Lo scopo è consentire alle persone di far fronte alle esigenze primarie.