Nello stesso giorno in cui la Banca del Titano perfeziona il passaggio di proprietà, il gip di Milano, Clementina Forleo, ha convalidato il sequestro delle quote di 7 società riconducibili all’ex Amministratore delegato della banca Popolare Italiana, Giampiero Fiorani. Quote per un valore complessivo di 50 milioni di euro.
L’inchiesta riguarda un presunto tentativo da parte di Fiorani, di impossessarsi della Banca del Titano attraverso l’intermediazione dell’agente dei vip, Lele Mora, che però non è indagato nell’ambito dell’inchiesta. Seecon i PM Eugenio Fusco e Giulia Pernotti, per cercare di acquisire la Banca del Titano, Fiorani avrebbe cercato di impiegare denaro acquisito in modo illecito, venendo meno all’esecuzione di sequestro. Lele Mora invece avrebbe fatto da intermediario tra Fiorani e alcuni imprenditori per costituire una cordata che avrebbe dovuto acquisire l’istituto sammarinese. Tentativo, come noto, che non ha mai avuto esito e che la Banca Centrale non ha mai preso in considerazione.
L’inchiesta riguarda un presunto tentativo da parte di Fiorani, di impossessarsi della Banca del Titano attraverso l’intermediazione dell’agente dei vip, Lele Mora, che però non è indagato nell’ambito dell’inchiesta. Seecon i PM Eugenio Fusco e Giulia Pernotti, per cercare di acquisire la Banca del Titano, Fiorani avrebbe cercato di impiegare denaro acquisito in modo illecito, venendo meno all’esecuzione di sequestro. Lele Mora invece avrebbe fatto da intermediario tra Fiorani e alcuni imprenditori per costituire una cordata che avrebbe dovuto acquisire l’istituto sammarinese. Tentativo, come noto, che non ha mai avuto esito e che la Banca Centrale non ha mai preso in considerazione.
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