Nel suo rapporto mensile l'Abi sottolinea come l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche sia nettamente superiore all'ammontare complessivo della raccolta da clientela.
Più prestiti che raccolta, così si potrebbe sintetizzare il rapporto mensile dell'Associazione bancaria italiana riferito a novembre. 1.818,2 miliardi di euro erogati dalle banche italiane, ben 138,5 miliardi in più di quanto la stessa clientela abbia raccolto (1.679,8 miliardi).
Anche i finanziamenti alle imprese fanno registrare un +14% nei primi dieci mesi del 2015. Per le nuove erogazioni di mutui per l'acquisto di immobili, sempre nello stesso periodo, l'aumento annuo è del 94,3%.
Dalla fine del 2007, dunque prima dell'inizio della crisi, ad oggi, i prestiti all'economia sono passati da 1.673 a 1.818,2 miliardi di euro, quelli a famiglie e imprese da 1.279 a 1.415,5 miliardi. Il tasso medio sul totale dei prestiti è risultato pari al 3,30%, minimo storico.
La crisi però continua, dunque la rischiosità dei prestiti in Italia resta elevata per l'Abi, anche se in lieve diminuzione. In Italia inoltre diminuisce, su base annua, la raccolta a medio e lungo termine cioè tramite obbligazioni, a novembre -13,7%, segnando una diminuzione su base annua in valore assoluto di 61,2 miliardi di euro, mentre i depositi aumentano di 34,2 miliardi rispetto all'anno precedente. Dalla fine del 2007 ad oggi, la raccolta da clientela è passata da 1.513 a 1.679,8 miliardi di euro, segnando un aumento, in valore assoluto, di oltre 167 miliardi.
Francesca Biliotti
Più prestiti che raccolta, così si potrebbe sintetizzare il rapporto mensile dell'Associazione bancaria italiana riferito a novembre. 1.818,2 miliardi di euro erogati dalle banche italiane, ben 138,5 miliardi in più di quanto la stessa clientela abbia raccolto (1.679,8 miliardi).
Anche i finanziamenti alle imprese fanno registrare un +14% nei primi dieci mesi del 2015. Per le nuove erogazioni di mutui per l'acquisto di immobili, sempre nello stesso periodo, l'aumento annuo è del 94,3%.
Dalla fine del 2007, dunque prima dell'inizio della crisi, ad oggi, i prestiti all'economia sono passati da 1.673 a 1.818,2 miliardi di euro, quelli a famiglie e imprese da 1.279 a 1.415,5 miliardi. Il tasso medio sul totale dei prestiti è risultato pari al 3,30%, minimo storico.
La crisi però continua, dunque la rischiosità dei prestiti in Italia resta elevata per l'Abi, anche se in lieve diminuzione. In Italia inoltre diminuisce, su base annua, la raccolta a medio e lungo termine cioè tramite obbligazioni, a novembre -13,7%, segnando una diminuzione su base annua in valore assoluto di 61,2 miliardi di euro, mentre i depositi aumentano di 34,2 miliardi rispetto all'anno precedente. Dalla fine del 2007 ad oggi, la raccolta da clientela è passata da 1.513 a 1.679,8 miliardi di euro, segnando un aumento, in valore assoluto, di oltre 167 miliardi.
Francesca Biliotti
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