E’ il momento forse più confuso per il sistema bancario sammarinese ed ogni giorno può portare novità rilevanti. La Cassa di risparmio ha emesso un modulo che segue una disposizione interna, con la quale si chiede ai clienti di autorizzare a fornire delle informazioni che le banche italiane possono eventualmente chiedere per portare a buon fine determinate operazioni. Il cliente può rifiutare di concedere le informazioni, ma in questo caso l’operazione potrebbe anche essere respinta. “E’ un modo per non vederci bloccare l’operatività”, hanno spiegato i vertici della Carisp. L’Associazione dell’industria, dal canto suo, ha inviato una circolare a tutti gli associati, dove tra le altre cose rimprovera Banca centrale “per il mancato necessario supporto”, richiamando un comunicato del 16 gennaio dove l’istituto “si limita ad affermare che nulla è cambiato, salvo precisare: Naturalmente per la corretta esecuzione degli ordini di pagamento devono essere rispettate tutte le disposizioni previste dalla normativa di San Marino e del Paese della banca estera”. l’Anis ricorda che le banche sammarinesi devono adempiere agli obblighi di adeguata verifica solo se necessaria. “Identificazione del titolare effettivo – si legge – che rileva ai soli fini del rapporto tra cliente e banca nell’ambito delle disposizioni sammarinesi sul contrasto al riciclaggio, e non può essere resa nota in alcun modo ad altri soggetti se non previa autorizzazione del cliente interessato”. Autorizzazione che, appunto, la Carisp ha pensato bene di chiedere preventivamente.
Riproduzione riservata ©