Per San Marino è un passo storico: l'abbandono definitivo di ogni forma di opacità, l'ingresso - a pieno titolo – tra gli Stati virtuosi, che dicono “no” al segreto bancario. La delegazione del Titano – guidata dal segretario di Stato alle Finanze – ha partecipato, a Berlino, alla cerimonia della firma dei cosiddetti "early adopters": i primi 50 Paesi, in ambito Ocse, che adotteranno lo scambio automatico di informazioni entro il 2017. “Evadere le tasse - ha detto il ministro delle Finanze tedesco Schaeuble - non varrà più la pena”. L'obiettivo è ambizioso: scovare quei circa 5.800 miliardi di euro che sarebbero nascosti nei cosiddetti paradisi fiscali e che provocherebbero un minor introito di 130 miliardi anno per le amministrazioni fiscali del mondo. Alla riunione del Forum mondiale sulla trasparenza anche il ministro italiano Padoan, che ha parlato di “evento straordinario”. “L'Italia – ha affermato - sta diventando nota per il suo sforzo contro l'evasione fiscale”. Pochi giorni fa – a Roma – una delegazione sammarinese, guidata dai segretari di Stato Valentini e Capicchioni, aveva avuto degli incontri alla Farnesina e al Mef. Si era discusso – tra le altre cose – anche della possibilità che il Titano fosse tra i primi firmatari dell'accordo di Berlino. Ora che ciò è avvenuto sembra molto più agevole il percorso verso la white list italiana
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