In attesa della discussione in Aula Consigliare mercoledì sera, proseguono a Palazzo Begni gli incontri sul bilancio.
Al tavolo con i Segretari agli Interni e Finanze, i sindacati. Un confronto che la Csdl giudica insoddisfacente per l'atteggiamento del Governo.
Sebbene non siano stati presentati grandi stravolgimenti rispetto all'impostazione iniziale, “manca un progetto definito – spiega Giuliano Tamagnini – ci sono solo idee ed ipotesi su cui deve ancora esprimersi la maggioranza”.
“E' come sfogliare la margherita”, ironizza Riccardo Stefanelli,
segretario generale CDLS.
Ogni giudizio è quindi sospeso, in attesa del testo definitivo. Ma è sul lavoro occasionale che il sindacato punta i piedi. “L'abbiamo posto come condizione dirimente”, spiega il Segretario Generale della Csdl “ perché va a toccare direttamente il rapporto di lavoro e porta un altro pezzettino di precarizzazione”.
Ci va giù duro il Segretario della Csdl. “Il Governo vuole tirare dritto, mantenendo la liberalizzazione totale con alcune limitazioni e bonus. Comperare la dignità dei lavoratori con qualche soldo in più non lo accetterò mai”, tuona Tamagnini che mette in guardia l'Esecutivo: “se su alcune questioni intende marciare da solo, allora lo dovrà fare su tutto”.
Domani è stato fissato un incontro con il Segretario Zafferani mentre lunedì si riunirà l'attivo dei quadri.
In quella sede il sindacato deciderà il da farsi. “Ci riserviamo iniziative durante l'approvazione del bilancio e sul lavoro occasionale – promette Tamagnini – non lasceremo nulla di intentato”.
Una riforma, quella sul lavoro occasionale, che secondo l'Usl presenta luci e ombre, “ma queste norme – afferma Francesco Biordi – dovevano rimanere fuori dalla legge di bilancio previsionale 2018. Legge – aggiunge il segretario generale – che principalmente dovrebbe essere strumento di rilancio economico e non un mezzo di tassazione: ci sono emendamenti da approfondire, – osserva – ma manca tutta la parte relativa all'accertamento dei redditi, che noi abbiamo sempre chiesto, per poter arrivare a definire l'equità”. Gli incontri si sono succeduti per l'intera mattinata, coinvolgendo categorie economiche e forze politiche. Confronti costruttivi per Simone Celli, malgrado alcune criticità ribadite da parte di datori di lavoro e sindacati. Il Governo ha confermato che non intende stravolgere l'impianto normativo depositato in prima lettura. Il disavanzo, con gli ulteriori aggiustamenti attualmente apportati – spiega il Segretario di Stato alle Finanze - si riduce a circa 4 milioni di euro e con i risparmi di spesa che intendiamo favorire in corso di esercizio, l'obiettivo del pareggio è assolutamente a portata di mano. Confido che il dibattito in aula consiliare possa portare ad un confronto positivo, - conclude - magari arrivando a miglioramenti condivisi con le forze di opposizione”.
MF/SP
Al tavolo con i Segretari agli Interni e Finanze, i sindacati. Un confronto che la Csdl giudica insoddisfacente per l'atteggiamento del Governo.
Sebbene non siano stati presentati grandi stravolgimenti rispetto all'impostazione iniziale, “manca un progetto definito – spiega Giuliano Tamagnini – ci sono solo idee ed ipotesi su cui deve ancora esprimersi la maggioranza”.
“E' come sfogliare la margherita”, ironizza Riccardo Stefanelli,
segretario generale CDLS.
Ogni giudizio è quindi sospeso, in attesa del testo definitivo. Ma è sul lavoro occasionale che il sindacato punta i piedi. “L'abbiamo posto come condizione dirimente”, spiega il Segretario Generale della Csdl “ perché va a toccare direttamente il rapporto di lavoro e porta un altro pezzettino di precarizzazione”.
Ci va giù duro il Segretario della Csdl. “Il Governo vuole tirare dritto, mantenendo la liberalizzazione totale con alcune limitazioni e bonus. Comperare la dignità dei lavoratori con qualche soldo in più non lo accetterò mai”, tuona Tamagnini che mette in guardia l'Esecutivo: “se su alcune questioni intende marciare da solo, allora lo dovrà fare su tutto”.
Domani è stato fissato un incontro con il Segretario Zafferani mentre lunedì si riunirà l'attivo dei quadri.
In quella sede il sindacato deciderà il da farsi. “Ci riserviamo iniziative durante l'approvazione del bilancio e sul lavoro occasionale – promette Tamagnini – non lasceremo nulla di intentato”.
Una riforma, quella sul lavoro occasionale, che secondo l'Usl presenta luci e ombre, “ma queste norme – afferma Francesco Biordi – dovevano rimanere fuori dalla legge di bilancio previsionale 2018. Legge – aggiunge il segretario generale – che principalmente dovrebbe essere strumento di rilancio economico e non un mezzo di tassazione: ci sono emendamenti da approfondire, – osserva – ma manca tutta la parte relativa all'accertamento dei redditi, che noi abbiamo sempre chiesto, per poter arrivare a definire l'equità”. Gli incontri si sono succeduti per l'intera mattinata, coinvolgendo categorie economiche e forze politiche. Confronti costruttivi per Simone Celli, malgrado alcune criticità ribadite da parte di datori di lavoro e sindacati. Il Governo ha confermato che non intende stravolgere l'impianto normativo depositato in prima lettura. Il disavanzo, con gli ulteriori aggiustamenti attualmente apportati – spiega il Segretario di Stato alle Finanze - si riduce a circa 4 milioni di euro e con i risparmi di spesa che intendiamo favorire in corso di esercizio, l'obiettivo del pareggio è assolutamente a portata di mano. Confido che il dibattito in aula consiliare possa portare ad un confronto positivo, - conclude - magari arrivando a miglioramenti condivisi con le forze di opposizione”.
MF/SP
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