Se nel circondario si è registrato una flessione nel fatturato della vendita di prodotti alimentari, che oscilla dal -2 al -4%, San Marino registra un incremento del 2%. Basterebbe questo dato per commentare l’andamento dell’iniziativa “abbasso i prezzi”, attuata dal Governo insieme alle associazioni di categoria e ad ai rappresentanti della grande distribuzione. “Non è una operazione meramente demagogica – ha ricordato il Segretario Masi – oltre confine si attuano ribassi su prodotti che spesso restano invenduti, qui abbiamo scelto un numero consistente, di marca e di larghissimo consumo”.
Un paniere di 28 prodotti, di largo consumo e prima necessità, a prezzo bloccato fino alla fine dell’anno: per alcuni prodotti sarà effettuata addirittura un’ulteriore diminuzione dell’1,16 % di media, differenziata per prodotti e punti vendita. L’operazione, prolungata fino al 31 dicembre, potrebbe fare aumentare di altri 10mila euro lo stanziamento di 200mila euro del governo. Oggi la prima riunione operativa dei soggetti coinvolti, associazioni dei consumatori e punti vendita coinvolti in primis. Tutti d’accordo sulla validità dell’iniziativa, maturata in un contesto che vedeva i prezzi dei generi alimentari in aumento dell’8,8%. Ma l’incremento del fatturato nelle vendite dei prodotti alimentari, presentato a ridosso di un bollettino economico di Banca d’Italia che documenta la contrazione dei consumi, il calo della fiducia e l’aumento del debito delle famiglie italiane, fa ben sperare.
Un paniere di 28 prodotti, di largo consumo e prima necessità, a prezzo bloccato fino alla fine dell’anno: per alcuni prodotti sarà effettuata addirittura un’ulteriore diminuzione dell’1,16 % di media, differenziata per prodotti e punti vendita. L’operazione, prolungata fino al 31 dicembre, potrebbe fare aumentare di altri 10mila euro lo stanziamento di 200mila euro del governo. Oggi la prima riunione operativa dei soggetti coinvolti, associazioni dei consumatori e punti vendita coinvolti in primis. Tutti d’accordo sulla validità dell’iniziativa, maturata in un contesto che vedeva i prezzi dei generi alimentari in aumento dell’8,8%. Ma l’incremento del fatturato nelle vendite dei prodotti alimentari, presentato a ridosso di un bollettino economico di Banca d’Italia che documenta la contrazione dei consumi, il calo della fiducia e l’aumento del debito delle famiglie italiane, fa ben sperare.
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