Non conoscono ancora il testo e quindi non si sbilanciano, ma auspicano che la volontà dell’esecutivo sia quella di chiudere davvero la delicata partita del precariato. Riconoscono che la questione è complessa e di difficile soluzione, così come hanno consapevolezza del momento critico sul fronte economico. “Assicureremo la massima disponibilità a confrontarci con serenità per trovare una soluzione soddisfacente – dichiara il Segretario della Federazione Impiego della CSdL, Alessio Muccioli – e valuteremo con attenzione le proposte che arriveranno dal Congresso di Stato”. Che si arrivi ad un documento di sintesi dei negoziati portati avanti in tutti questi mesi, è motivo di soddisfazione. “Almeno – dicono i responsabili dei sindacati – avremmo un dato certo da sottoporre alle assemblee con i lavoratori”. Ai tavoli del confronto si sono sviscerati quasi tutti gli aspetti legati alla stabilizzazione degli oltre 300 lavoratori pubblici, buona parte dei quali concentrati nella scuola e nella sanità. Gli ultimi incontri sono stati considerati positivi, soprattutto per la confermata volontà del Governo procedere con la stabilizzazione. “Certo di nodi da sciogliere ancora ne restano - dichiara Riccardo Stefanelli, Segretario Pubblico impiego della CDLS - la materia è complessa e alcuni punti sono piuttosto critici. Da parte nostra – aggiunge Stefanelli – ricerchiamo criteri omogenei ed equi per tutti”. I sindacati si dicono convinti che anche sul piano economico non dovrebbero esserci sorprese, considerato che già nella finanziaria dello scorso anno si era provveduto ad accantonare una somma da destinare proprio alla stabilizzazione dei precari.
Sergio Barducci
Sergio Barducci
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