Aumenta la pressione sui titoli di Stato dell’Italia, si amplia fino a 337 punti lo spread, ossia il differenziale di rendimento, tra Btp e Bund decennale. Nonostante la manovra, l’incertezza sull’Italia resta elevata, tant’è che nel corso della giornata Piazza Affari va in profondo rosso e alla fine chiude con -3,06%. Anche Londra e Francoforte alla chiusura perdono l’1,55%. Peggiorano le banche, Intesa San Paolo perde 6,51%, Unicredit 6,36%. La speculazione finisce anche sotto i riflettori della magistratura, aperto un fascicolo alla Procura di Roma, al momento senza indagati o ipotesi di reato. Per la cancelliera tedesca Angela Merkel “L’euro non è in crisi, si tratta di una crisi del debito degli Stati accompagnata da differenze nella loro capacità competitiva”. Non sta meglio Wall Street: all’apertura il Dow Jones perdeva lo 0,49%, il Nasdaq lo 0,43.
Riproduzione riservata ©