Il 2012 è il quinto anno consecutivo di caduta del Pil per San Marino. La crisi prolungata mette a dura prova le imprese, che sembrano non poter resistere ancora a lungo. E' in atto un vero e proprio ridimensionamento. Dal 2009 ad oggi le 6.500 imprese sono meno di 5.500. A soffrire di più sono trasporti, servizi alle imprese e commercio all'ingrosso. Sui trasporti, un'impresa su 4 nel 2011 ha cessato l'attività: ma, così come per il commercio all'ingrosso, è lecito presumere che parte delle attività si sia trasferita all'estero. Su 463 imprese cessate nel 2011, 298 erano nei settori commercio all'ingrosso e servizi alle imprese. Forte caduta del fatturato per costruzioni e industria metalmeccanica: sommando gli effetti dovuti alle imprese chiuse a quelli del calo del fatturato, la dimensione dell'apparato produttivo, in termini di ricavi, è crollata di oltre il 40%. Alberghi e pubblici esercizi sono gli unici a crescere nel triennio. “Viviamo un cambiamento di fase – ha commentato il segretario alle Finanze Felici – Ora dovremo essere bravi a guardare fuori, le relazioni esterne saranno un investimento importante. Dalla prossima finanziaria – è la promessa – non potremo chiedere un euro di più ai sammarinesi senza prima dimostrare di averne risparmiati altrettanti”.
Francesca Biliotti
Francesca Biliotti
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