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Caos viaggi: il Codacons prepara un vademecum sui diritti dei viaggiatori

21 apr 2010
Rimborso pagato in contanti entro sette giorni per chi possiede il biglietto aereo e non è potuto decollare; rimborso o cambio di destinazione per chi ha acquistato un pacchetto turistico e deve ancora partire. Il Codacons sventola la Carta dei diritti del Passeggero accusando compagnie aeree e tour operator di non aver informato adeguatamente i loro clienti delle soluzioni per alleviare i disagi. Il consumatore aveva diritto all’assistenza gratuita: telefonate, fax, pasti e bevande o pernottamento con adeguata sistemazione in albergo. Ignorandolo, molti passeggeri si sono dovuti arrangiare da soli. Chi deve ancora partire può pretendere il rimborso integrale di quanto versato o accettare un cambio di destinazione, data o bonus. Può decidere di usufruire di un altro pacchetto di qualità equivalente o superiore senza supplemento di prezzo, o di qualità inferiore previa restituzione della differenza. Non ha invece diritto ad un risarcimento del danno dato che si tratta di un caso di forza maggiore. Chi era già in vacanza al momento dei disagi, in caso di rientro anticipato ha diritto ad un rimborso. Il tour operator, nel limite del possibile, deve mettergli a disposizione un mezzo di trasporto per il ritorno al luogo di partenza. Se non lo fa, il consumatore può muoversi autonomamente richiedendo poi il rimborso delle spese, salvo si tratti di soluzioni eccessivamente onerose.

Monica Fabbri

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