Avviato, da Cassa di Risparmio, un capillare piano di riorganizzazione; che se da un lato vede la conservazione, presso tutte le filiali, dell'intera gamma dei servizi collegati ai conti correnti; dall'altro vede la concentrazione, nelle sedi di Borgo Maggiore, Gualdicciolo e Città 2, di operatività particolari, come quelle attinenti agli investimenti e al credito, con la disponibilità di personale dedicato. Alla dipendenza di queste ultime filiali, definite “hub”, verranno inquadrate le sedi di Cailungo, Chiesanuova e Città Centrale, dove la clientela potrà comunque continuare come sempre a svolgervi tutte le proprie attività ordinarie. L'obiettivo è quello di ottimizzare la collocazione sul territorio dei servizi; rendendo più snella e rapida la gestione dell'operatività ordinaria, grazie anche all'introduzione di “nuove configurazioni tecnologicamente avanzate”. Carisp, infine, ribadisce che la filiale di Città Centrale “continuerà ad essere attiva”.
E sulla Carisp, Ucs ha chiesto un confronto alla Segreteria Finanze. I consumatori – scrive il Presidente Francesca Busignani - vogliono capire perché Cassa di Risparmio abbia mandato ai propri correntisti una lettera dove annuncia rincari di gestione dei conti correnti e più in generale della gestione della liquidità del correntista. Aumenti che – continua - graverebbero proprio su chi continua a tenere i propri risparmi in Repubblica, dimostrando fiducia nel sistema.
Richiesta arrivata a margine di un confronto tra Palazzo Begni, associazioni datoriali e dei Consumatori sulla Smac