“Sono assolutamente sereno e tranquillo” così l'ormai ex vice direttore della Cassa di Risparmio, si limita a commentare la scelta della dirigenza di interrompere improvvisamente il rapporto di lavoro dopo una lunga carriera. In molti si chiedono che cosa possa aver determinato una decisione così drastica: Vladimiro Renzi è entrato giovanissimo in Cassa di Risparmio ed ha assunto via via incarichi di sempre maggior responsabilità, fino a quello di vice direttore generale. Persona dotata di altissima integrità morale, mai nessuna ombra sul suo operato. Ovvio che ci si interroghi sulle cause di un licenziamento in tronco. Inutile insistere con l'interessato per chiedergli informazioni circa la rottura: “Preferisco non parlarne in questo momento” ci dice, annunciando però l'intenzione di rendere pubblico, nei prossimi giorni, un documento nel quale riassumerà la sua posizione e le sue riflessioni. “Non ho scheletri negli armadi – afferma – e quindi non posso che essere sereno”.
Dunque non resta che attendere la divulgazione di questa nota ufficiale, da parte di Renzi, per conoscere le considerazioni di una delle parti, confidando che anche l'altra intenda spiegare le sue ragioni e perché sia venuto a meno quel rapporto di fiducia che sembrava invece molto solido e duraturo.
Dunque non resta che attendere la divulgazione di questa nota ufficiale, da parte di Renzi, per conoscere le considerazioni di una delle parti, confidando che anche l'altra intenda spiegare le sue ragioni e perché sia venuto a meno quel rapporto di fiducia che sembrava invece molto solido e duraturo.
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