Da New York alla Gran Bretagna, dalla Francia all’Italia. Prima di oggi, soltanto una volta negli ultimi cinque anni, i valori degli immobili erano scesi. Un fenomeno che sembra destinato a non interessare la Repubblica. A San Marino, dicono gli immobiliaristi e gli esperti del settore, i prezzi non scenderanno. La flessione dei prezzi delle case – spiegano - e' uno degli effetti più evidenti della crisi finanziaria che ha colpito le banche d'affari americane. La ricaduta dell’associazione fra il sistema finanziario e quello immobiliare ha poi avuto gli effetti che sono sotto gli occhi di tutti. Il sistema sammarinese è sano, non ha visto questa commistione. Piuttosto deve fare i conti con una sovrapproduzione fatta da tante piccole realtà, con un eccesso di offerta e con una mancata espansione economica e demografica. Lo dice l’ingegner Marino Grandini ribadendo che, sul Titano, i prezzi delle case sono vicini al costo di produzione che è di 1.500 euro al metro – senza considerare il terreno – a fronte della possibilità di trovare appartamenti in vendita a 2.500 euro al metro. Sperare che i prezzi possano calare, conclude, è inverosimile. La seconda metà del 2008 ha comunque congelato le compravendite in campo immobiliare, ad eccezione del settore “super lusso”. Le motivazioni sono diverse: dalla maggiore difficoltà ad accedere al credito al clima di preoccupazione generale.
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