Il governo ha chiesto le dimissioni del direttore di Cassa di Risparmio Luca Simoni. La decisione è stata presa nell'ultima seduta del Congresso di Stato ed è figlia di un percorso considerato concluso. Dopo l'approvazione del bilancio 2016 di Cassa e la presentazione del piano industriale, ricorda il Segretario alle finanze, il governo non ha mai nascosto l'esigenza di procedere al rinnovamento della struttura dirigenziale della banca, in coerenza anche con i dispositivi assunti dal Consiglio già nella scorsa legislatura. Una richiesta che Simoni accetterà? “Vivo del mio lavoro, risponde il dg di Cassa, sono troppo giovane per andare in pensione”.
Dopo la bufera di ieri, l'attenzione si sposta tutta su Cassa e sul suo Cda che rischia la decimazione. Martedì sera l'ex dg di Banca Centrale Savorelli ha inviato una lettera di sospensione a Marcello Forcellini perchè ritenuto privo dei requisiti di professionalità necessari – Forcellini è laureato alla Bocconi - per stare in Consiglio d'amministrazione. Ieri, prima di lasciare la Repubblica, Savorelli ha chiesto la testa di Nicolino Romito, sostenendo che l'azione di pulizia passa anche dalla richiesta, finora inascoltata, delle dimissioni del presidente della Cassa di Risparmio per il quale non è stata confermata l'esistenza dei requisiti di onorabilità. Vale a dire che l'ex capo della vigilanza avrebbe chiesto subito l'uscita di scena di Romito e, inascoltato, ieri avrebbe sollecitato il cda e lo stesso Romito di "dichiarare immediatamente la decadenza, con effetti immediati" della carica di presidente. Poco dopo è arrivata la lettera di dimissioni, irrevocabili, di Giuliana Cartanese, sempre del Cda di Cassa.
Sonia Tura
Dopo la bufera di ieri, l'attenzione si sposta tutta su Cassa e sul suo Cda che rischia la decimazione. Martedì sera l'ex dg di Banca Centrale Savorelli ha inviato una lettera di sospensione a Marcello Forcellini perchè ritenuto privo dei requisiti di professionalità necessari – Forcellini è laureato alla Bocconi - per stare in Consiglio d'amministrazione. Ieri, prima di lasciare la Repubblica, Savorelli ha chiesto la testa di Nicolino Romito, sostenendo che l'azione di pulizia passa anche dalla richiesta, finora inascoltata, delle dimissioni del presidente della Cassa di Risparmio per il quale non è stata confermata l'esistenza dei requisiti di onorabilità. Vale a dire che l'ex capo della vigilanza avrebbe chiesto subito l'uscita di scena di Romito e, inascoltato, ieri avrebbe sollecitato il cda e lo stesso Romito di "dichiarare immediatamente la decadenza, con effetti immediati" della carica di presidente. Poco dopo è arrivata la lettera di dimissioni, irrevocabili, di Giuliana Cartanese, sempre del Cda di Cassa.
Sonia Tura
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