La CDLS ricorda al Governo che i costi della crisi non possono pesare solo sui lavoratori. C’è un ventaglio di interventi doverosi da inserire nella manovra che, per la CDLS, vanno dalla tassazione degli appartamenti sfitti, all’introduzione di una exit tax. L’annunciato blocco di 4 anni del contratto della PA per la CDLS si tradurrebbe in un taglio netto delle buste paga di almeno il 10%. Per una larga fetta di dipendenti pubblici con stipendi da 1.200 a 1.400 euro, rappresenta – conclude la CDLS – un sacrificio non certo all’insegna dell’equità.
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