In tarda mattinata l'assemblea dei Soci della Cassa di Risparmio ha dato l'autorizzazione a finalizzare la trattativa per la cessione dei crediti Delta, di sua pertinenza. In concomitanza con l'assemblea una manifestazione di protesta contro quella che viene definita “una svendita” ma il Presidente Carisp afferma invece che i valori sono congrui.
Con la deliberazione assunta in tarda mattinata dall'Assemblea dei Soci di Cassa di Risparmio – unico presente l'Eccellentissima Camera, che detiene il 75,22% delle azioni (Fonte Bcsm) - è stato fatto un altro passo verso la cessione degli Npl della Banca, afferenti al gruppo Delta. Nello specifico l'assemblea ha abilitato il Cda di Carisp a dare indicazione di voto al proprio esponente all'interno della società di gestione di Delta.
Il Presidente della Cassa di Risparmio Fabio Zanotti auspica che di conseguenza la trattativa per la cessione degli npl Delta prosegua, insieme alle altre banche e società, per raggiungere i risultati più opportuni, negli interessi di tutti.
Fuori dalla banca durante l'assemblea è andata in scena una protesta. L'organizzatore, Alessandro Rossi, di Mdsi, sostiene che gli Npl in Delta, verranno svenduti al 7-7,5% del loro valore nominale, ma il Presidente Carisp preferisce non entrare nel dettaglio numerico a trattativa in corso: “Io non credo – dichiara Zanotti - che in questo momento le percentuali rilevanti siano quelle che si possono dedurre in questi termini. Ed in ogni caso non è opportuno che io mi esprima in alcun modo su quali siano le percentuali anche perché si dovranno formare anche grazie alle trattative che tenderanno a migliorare gli elementi che sono stati svelati dalle offerte.
Credo sia opportuno sapere che gli andamenti degli incassi (derivanti da Delta, ndr), in particolar modo nei cinque anni precedenti, hanno segnato dei numeri indicativi secondo i quali le valorizzazioni che abbiamo sono certamente congrue. L'ultimo incasso rassegnato a Cassa di Risparmio nel 2017 è pari a 14,6 milioni di euro e la proiezione prospettica di questo dato induce a pensare che i valori che attualmente conosciamo, siano meritevoli di considerazione”.
Con la deliberazione assunta in tarda mattinata dall'Assemblea dei Soci di Cassa di Risparmio – unico presente l'Eccellentissima Camera, che detiene il 75,22% delle azioni (Fonte Bcsm) - è stato fatto un altro passo verso la cessione degli Npl della Banca, afferenti al gruppo Delta. Nello specifico l'assemblea ha abilitato il Cda di Carisp a dare indicazione di voto al proprio esponente all'interno della società di gestione di Delta.
Il Presidente della Cassa di Risparmio Fabio Zanotti auspica che di conseguenza la trattativa per la cessione degli npl Delta prosegua, insieme alle altre banche e società, per raggiungere i risultati più opportuni, negli interessi di tutti.
Fuori dalla banca durante l'assemblea è andata in scena una protesta. L'organizzatore, Alessandro Rossi, di Mdsi, sostiene che gli Npl in Delta, verranno svenduti al 7-7,5% del loro valore nominale, ma il Presidente Carisp preferisce non entrare nel dettaglio numerico a trattativa in corso: “Io non credo – dichiara Zanotti - che in questo momento le percentuali rilevanti siano quelle che si possono dedurre in questi termini. Ed in ogni caso non è opportuno che io mi esprima in alcun modo su quali siano le percentuali anche perché si dovranno formare anche grazie alle trattative che tenderanno a migliorare gli elementi che sono stati svelati dalle offerte.
Credo sia opportuno sapere che gli andamenti degli incassi (derivanti da Delta, ndr), in particolar modo nei cinque anni precedenti, hanno segnato dei numeri indicativi secondo i quali le valorizzazioni che abbiamo sono certamente congrue. L'ultimo incasso rassegnato a Cassa di Risparmio nel 2017 è pari a 14,6 milioni di euro e la proiezione prospettica di questo dato induce a pensare che i valori che attualmente conosciamo, siano meritevoli di considerazione”.
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