In questi giorni stanno finalmente arrivando alle nostre case, con un leggero ritardo di 1 anno e qualche mese, le comunicazioni previste dalla legge 191/2011 relative al rendiconto periodico sulla propria posizione contributiva del FONDISS.
Nonostante la difficoltà di comprensione di una materia così tecnica, a nessuno potranno passare inosservate alcune postille nelle quali vengono riportati numeri relativi ai presunti tassi di rendimento per gli anni 2013 e 2014, ovvero 0,50% e 0,07%.
Lungi da noi voler contestare quanto riportato dai quotidiani, riteniamo tuttavia necessario puntualizzare alcune questioni relativamente agli apparentemente bassi tassi di interesse, viste le false responsabilità che qualcuno, strumentalmente, vuole affibbiare al voto del referendum avvenuto il 25 Maggio 2014.
Si tratta infatti di questioni antecedenti al voto. nello specifico:
- la gestione del Fondo da parte di soggetti terzi non è mai stata presa in considerazione per la mancanza del decreto previsto per legge, per cui, attualmente, l'UNICO responsabile della gestione dei denari e dei relativi rendimenti è il COMITATO AMMINISTRATORE;
- lo 0,07% per l’anno 2014 è il tasso attivo di conto corrente che BCSM restituisce a TUTTI gli Enti della PA e le eventuali somme depositate su un conto corrente sono da considerarsi NON INVESTITE;
- nel corso del 2013, parte del fondo iniziale previsto della legge è stato investito dal COMITATO AMMINISTRATORE così come segue, a scadenza a 6 mesi:
600.000€ in Carisp al 3,10%
600.000€ in Banca di San Marino al 3,275%
Alla data di scadenza sono stati nuovamente investiti, con scadenza a 9 mesi:
480.000€ in Banca di San Marino al 2,875%
480.000€ in BSI tasso al 2,82%
240.000€ in Asset Banca al 2,8%
- In data 17/02/2014 il COMITATO AMMINISTRATORE ha inoltre deciso di investire le somme contributive che al 31/12/2013 risultavano essere di € 6.103.00 come da elenco:
40% Banca di San Marino tasso 2,927%
25% Asset Banca tasso 2,80%
20% Banca CIS tasso 2,75%
15% BSI tasso 2,67%
Siamo ad evidenziare pertanto che:
1) il COMITATO AMMINISTRATORE ha deciso liberamente di NON GESTIRE il Capitale, come invece si conviene in un Fondo Previdenziale, ma ha "parcheggiato" i soldi nei certificati degli istituti sammarinesi.
2) nonostante la mancata gestione, si evince come il rendimento reale non sia lo 0,5% nel 2013 e lo 0,07% nel 2014, come si potrebbe fraintendere dal prospetto inviato alle case perché, come sopra indicato analiticamente, i denari non sono rimasti fermi continuamente sul deposito liquido in BCSM.
3) ad oggi, la situazione che si può desumere dai dati in nostro possesso è che 1.200.000€ sono scaduti il 13/08/2014 con un tasso medio del 2,83% e che circa 6.100.000€, presumibili visto il tasso del 2,786%, siano Certificati di Deposito a 9 Mesi (scadenza a Novembre 2014).
4) non esiste alcun vuoto normativo essendo pienamente vigore la legge 191/2011. l'unica mancanza ad oggi il decreto sopra citato non impedisce di certo la gestione dei denari, pertanto la questione è solo la reale volontà di far funzionare il 2°Pilastro.
In conclusione ci teniamo a ribadire che il Comitato promotore ha sempre avuto come unico obbiettivo la salvaguardia della previdenza per i cittadini: è certamente disponibile alla discussione sul miglioramento dello status attuale, a tal proposito ha già più volte espresso diverse proposte concrete, senza tuttavia dare disponibilità a che gli interessi oligarchici prevalgano su quelli collettivi.
Nonostante la difficoltà di comprensione di una materia così tecnica, a nessuno potranno passare inosservate alcune postille nelle quali vengono riportati numeri relativi ai presunti tassi di rendimento per gli anni 2013 e 2014, ovvero 0,50% e 0,07%.
Lungi da noi voler contestare quanto riportato dai quotidiani, riteniamo tuttavia necessario puntualizzare alcune questioni relativamente agli apparentemente bassi tassi di interesse, viste le false responsabilità che qualcuno, strumentalmente, vuole affibbiare al voto del referendum avvenuto il 25 Maggio 2014.
Si tratta infatti di questioni antecedenti al voto. nello specifico:
- la gestione del Fondo da parte di soggetti terzi non è mai stata presa in considerazione per la mancanza del decreto previsto per legge, per cui, attualmente, l'UNICO responsabile della gestione dei denari e dei relativi rendimenti è il COMITATO AMMINISTRATORE;
- lo 0,07% per l’anno 2014 è il tasso attivo di conto corrente che BCSM restituisce a TUTTI gli Enti della PA e le eventuali somme depositate su un conto corrente sono da considerarsi NON INVESTITE;
- nel corso del 2013, parte del fondo iniziale previsto della legge è stato investito dal COMITATO AMMINISTRATORE così come segue, a scadenza a 6 mesi:
600.000€ in Carisp al 3,10%
600.000€ in Banca di San Marino al 3,275%
Alla data di scadenza sono stati nuovamente investiti, con scadenza a 9 mesi:
480.000€ in Banca di San Marino al 2,875%
480.000€ in BSI tasso al 2,82%
240.000€ in Asset Banca al 2,8%
- In data 17/02/2014 il COMITATO AMMINISTRATORE ha inoltre deciso di investire le somme contributive che al 31/12/2013 risultavano essere di € 6.103.00 come da elenco:
40% Banca di San Marino tasso 2,927%
25% Asset Banca tasso 2,80%
20% Banca CIS tasso 2,75%
15% BSI tasso 2,67%
Siamo ad evidenziare pertanto che:
1) il COMITATO AMMINISTRATORE ha deciso liberamente di NON GESTIRE il Capitale, come invece si conviene in un Fondo Previdenziale, ma ha "parcheggiato" i soldi nei certificati degli istituti sammarinesi.
2) nonostante la mancata gestione, si evince come il rendimento reale non sia lo 0,5% nel 2013 e lo 0,07% nel 2014, come si potrebbe fraintendere dal prospetto inviato alle case perché, come sopra indicato analiticamente, i denari non sono rimasti fermi continuamente sul deposito liquido in BCSM.
3) ad oggi, la situazione che si può desumere dai dati in nostro possesso è che 1.200.000€ sono scaduti il 13/08/2014 con un tasso medio del 2,83% e che circa 6.100.000€, presumibili visto il tasso del 2,786%, siano Certificati di Deposito a 9 Mesi (scadenza a Novembre 2014).
4) non esiste alcun vuoto normativo essendo pienamente vigore la legge 191/2011. l'unica mancanza ad oggi il decreto sopra citato non impedisce di certo la gestione dei denari, pertanto la questione è solo la reale volontà di far funzionare il 2°Pilastro.
In conclusione ci teniamo a ribadire che il Comitato promotore ha sempre avuto come unico obbiettivo la salvaguardia della previdenza per i cittadini: è certamente disponibile alla discussione sul miglioramento dello status attuale, a tal proposito ha già più volte espresso diverse proposte concrete, senza tuttavia dare disponibilità a che gli interessi oligarchici prevalgano su quelli collettivi.
Riproduzione riservata ©