Il salvataggio delle banche di Cipro da parte di Unione europea, Banca centrale europea e Fondo monetario internazionale ha affossato ieri le borse europee, in particolare quelle di Italia e Spagna, e i titoli bancari. Gli investitori si sono spaventati per le modalità del salvataggio, con perdite per i conti sopra i 100.000 euro. A peggiorare i timori sono arrivate le parole del presidente dell'Eurogruppo, l'olandese Dijsselbloem, che ha detto che il "modello Cipro" (risanamento delle banche con perdite per i correntisti) sarà usato per i futuri salvataggi nell'eurozona. Parole che poi il presidente dell'eurogruppo, in secondo momento, avrebbe smentito di avere detto. Per Moody's Cipro rimane a rischio default.
La chiusura prolungata di tutte le banche cipriote decisa dal governo dell'isola in attesa di mettere ordine nei due maggiori istituti - Cyprus Bank e Laiki Bank - che devono essere ristrutturati nell'ambito di un piano di salvataggio concordato con l'Eurogruppo sta provocando il caos anche per quanto riguarda il pagamento dei contributi previdenziali. E' infatti da stamani che le Tv locali intervistano persone letteralmente inferocite per il fatto di essersi viste rifiutare dagli uffici del ministero del Lavoro sparsi sull'isola gli assegni bancari generalmente accettati per il pagamento mensile dei contributi previdenziali per sé o per i propri dipendenti. Questa mattina, infatti, gli impiegati di queste filiali del ministero hanno affisso all'esterno e all'interno degli uffici cartelli in cui - paradossalmente - è detto che per i pagamenti si accetta solo denaro contante che però scarseggia in quanto le banche sono chiuse ormai da 10 giorni e la gente ne può prelevare in quantità molto limitata solo dai bancomat.
La chiusura prolungata di tutte le banche cipriote decisa dal governo dell'isola in attesa di mettere ordine nei due maggiori istituti - Cyprus Bank e Laiki Bank - che devono essere ristrutturati nell'ambito di un piano di salvataggio concordato con l'Eurogruppo sta provocando il caos anche per quanto riguarda il pagamento dei contributi previdenziali. E' infatti da stamani che le Tv locali intervistano persone letteralmente inferocite per il fatto di essersi viste rifiutare dagli uffici del ministero del Lavoro sparsi sull'isola gli assegni bancari generalmente accettati per il pagamento mensile dei contributi previdenziali per sé o per i propri dipendenti. Questa mattina, infatti, gli impiegati di queste filiali del ministero hanno affisso all'esterno e all'interno degli uffici cartelli in cui - paradossalmente - è detto che per i pagamenti si accetta solo denaro contante che però scarseggia in quanto le banche sono chiuse ormai da 10 giorni e la gente ne può prelevare in quantità molto limitata solo dai bancomat.
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