Class action. Tradotto dall’inglese è la causa collettiva che i consumatori possono intraprendere per difendere insieme i loro diritti contro pratiche commerciali scorrette e danni subiti dalle aziende. In Italia, con l’anno nuovo, è realtà; sul Titano – nonostante fosse stata prevista da una legge quadro del 2005 – non è ancora stata introdotta. “La normativa sammarinese a tutela dei consumatori – fanno sapere dall’Asdico – è paragonabile a una grande incompiuta; in questi anni nessun esecutivo ha dato sostanza al testo base. Speriamo che in questo 2010 il Governo faccia qualcosa, confidiamo nell’interessamento della segreteria all’industria; non è giusto che gli utenti non possano unirsi per tutelare i propri diritti”. Tutto ciò, naturalmente, non impedisce ai cittadini sammarinesi di aderire a una class action promossa in Italia. Il Codacons, a questo proposito, non ha perso tempo: la nuova azione legale è già stata intentata nei confronti di due colossi bancari: Unicredit e Intesa San Paolo. Niente da fare invece per tutti i maxi-crack del passato, a partire da Cirio e Parmalat: la normativa italiana non è retroattiva; si possono intentare cause collettive solo per illeciti commessi a partire dal 16 agosto scorso.
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