Il peso dell'indotto turistico sulla Repubblica di San Marino è uno dei più alti al mondo. Nelle scorse settimane il presidente dell'OMT, Taleb Rifai, ne aveva sottolineato l'importanza nella bilancia economica del Titano e invitato i sammarinesi a credere nel turismo come strumento di crescita. Le previsioni indicano incrementi piuttosto significativi nei prossimi anni, con nuovi mercati protagonisti e viaggiatori con rinnovata capacità di spesa. Per l'Italia il Ministero del Turismo si aspetta una crescita del PIL di circa 30 miliardi di euro entro il 2020, con un tasso annuale del 5%, e in un piano strategico indica le linee di sviluppo da perseguire. E' la stessa sfida che attende la Repubblica di San Marino, chiamata ad intercettare una quota di quel miliardo e 800 milioni di persone che nei prossimi anni viaggeranno nel mondo per vacanza. Se n'è parlato diffusamente nell'ultima riunione del Tavolo per lo Sviluppo, dove le categorie economiche hanno chiesto a gran voce interventi concreti per favorire una ripresa del settore ed uno sviluppo futuro. Uno sforzo mirato e coordinato, per rimettere il turismo al centro dell'agenda del governo e del Paese. Da considerare ci sono le tendenze internazionali, che vedono trasformazioni significative nel modo di interpretare la vacanza. Ci sono nuove domande di ospitalità, nuove opportunità di trasporto aereo, soprattutto con i voli low cost, un aumento del cosiddetto “turismo senior”, una maggiore attenzione alla spesa e una maggiore richiesta di benessere, anche psicologico. Poi la rete web, diventata determinante nella scelta delle località di vacanza e degli alberghi. Infine la durata dei soggiorni, più brevi, con la necessità di collegamenti veloci ed una più ampia personalizzazione del viaggio e dello stesso soggiorno. Elementi che non potranno non essere tenuti in considerazione nel disegnare la nuova economia turistica della Repubblica.
Sergio Barducci
Sergio Barducci
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