Commercio: è l’anima del Paese, ma il comparto arranca. -30% del fatturato in un anno, secondo le associazioni di categoria; cifre che rendono ancora più urgente un piano di valorizzazione: sarà legge entro il prossimo giugno. Ogni castello dovrà individuare la propria vocazione commerciale e, sulla base di questa, insediare attività attinenti. Si punta a potenziare quello di servizio per i residenti, anche attraverso l’istituzione dei cosiddetti “esercizi di vicinato”. Locale e di qualità, con la promozione di mercati e piccolo artigianato, che avranno il marchio di “Bottega storica”.
Facilitazioni per la conversione delle aree industriali ad uso commerciale, con un occhio alla qualificazione ambientale dei distretti. Capitolo a parte per il centro storico di Città, perché sia gestito come un vero e proprio centro commerciale naturale. Marketing mirato per la promozione, si punterà a incentivare il ricambio generazionale. Anche il commercio generico soffre: - 10% nel 2011; colpito soprattutto l’ingrosso, che più paga gli effetti del decreto incentivi italiano. Dunque, internazionalizzazione: San Marino sarà il centro di trading verso l’estero e collegamento per i paesi extra UE. Formazione degli operatori e progetti saranno sostenuti da un Fondo. Già critiche le associazioni di categoria, con Osla in testa: “Spunti apprezzabili, ma validi per una normale amministrazione – dice il vice presidente Mirko Dolcini – noi abbiamo bisogno di misure straordinarie”.
Facilitazioni per la conversione delle aree industriali ad uso commerciale, con un occhio alla qualificazione ambientale dei distretti. Capitolo a parte per il centro storico di Città, perché sia gestito come un vero e proprio centro commerciale naturale. Marketing mirato per la promozione, si punterà a incentivare il ricambio generazionale. Anche il commercio generico soffre: - 10% nel 2011; colpito soprattutto l’ingrosso, che più paga gli effetti del decreto incentivi italiano. Dunque, internazionalizzazione: San Marino sarà il centro di trading verso l’estero e collegamento per i paesi extra UE. Formazione degli operatori e progetti saranno sostenuti da un Fondo. Già critiche le associazioni di categoria, con Osla in testa: “Spunti apprezzabili, ma validi per una normale amministrazione – dice il vice presidente Mirko Dolcini – noi abbiamo bisogno di misure straordinarie”.
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