Aumenta il commercio al dettaglio sia per i volumi importati che per la monofase netta; soffre il comparto degli intermediari. Questi i due principali indicatori che emergono dalla raccolta dati dell’Osservatorio sul Commercio, aggiornata al 30 settembre. Rispetto allo stesso periodo del 2009, è positivo il saldo dei dipendenti, andando così a compensare la perdita nelle commissionarie. In negativo, invece, soprattutto le tabelle merceologiche degli intermediari di foto cine ottica; materiale da costruzione, macchine e impianti industriali, mobili e articoli per la casa; cancelleria, libri; e intermediari di articoli vari senza produzione alcuna. Il Presidente, Libero Barulli non manca, poi, di sottolineare che le società con differenziale monofase positivo che risultano all’Osservatorio sono oltre 1000, tutte adempienti al pagamento dell’aliquota quelle nel commercio al dettaglio. E non potrebbe essere altrimenti perché il settore del commercio, di cui la vendita al dettaglio è la maggior contribuente – ricorda Barulli – apporta al Bilancio dello Stato 50 milioni di euro di monofase che rappresenta il 70% del totale in entrata. Ciò significa – conclude – che la monofase che i cittadini pagano per gli acquisti sul Titano va a finire nelle casse dello Stato a favore di tutta la collettività”.
Rinviato alla prossima riunione dell’Osservatorio il confronto sulle problematiche del commercio nei centri storici.
s.p.
Rinviato alla prossima riunione dell’Osservatorio il confronto sulle problematiche del commercio nei centri storici.
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