“Una legge che adotta gli standard europei muovendosi nella direzione delle più recenti conquiste in tema di diritti dei consumatori. Ma per certi versi ancora più avanti”. Informazione, trasparenza, conciliazione i principi su cui si fonda. Tutela del consumatore ma anche delle imprese. Detta le regole di una reciproca e corretta pratica commerciale. Completa, avanzata, dalla connotazione europeista, si rifa anche ai migliori esempi normativi di realtà sudamericane come l’argentina e la brasiliana. Tanto da poter diventare un modello di eccellenza. Oltre alla difesa del consumatore, introduce per la prima volta la tutela del contraente “debole”: in posizione sfavorevole rispetto al contraente “forte”. Si affronta poi l’aspetto del credito al consumatore da parte di finanziatori, siano banche o finanziarie, introducendo per questi ultimi - spiega Raffaella Grisafi, esperta di diritto bancario - elementi fondamentali come l’obbligo informativo e la valutazione del merito creditizio. Una rivoluzione copernicana per San Marino, si è detto. “E’ stato un bene attendere che si sedimentassero le normative in materia di altri paesi – ha osservato Paolo Papanti Pellettier, ordinario di diritto civile all’Università di Roma, Tor Vergata - per uscire così con una vostra legge, più lungimirante”. Un ruolo fondamentale, in questo senso, lo gioca l’associazionismo consumerista. E si passa dalla tutela individuale alla tutela collettiva. Nel video le interviste al Segretario Arzilli, Cristiano Iurilli (Docente Università di Roma, Tor Vergata), Augusto Gatti (Pres. Asdico CDLS), Donatella Zanotti (Pres. Sportello Consumatori CSdL) Pietro Giordano (Segretario generale Adiconsum)
Silvia Pelliccioni
Silvia Pelliccioni
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