![Tribunale di San Marino](https://sanmarinortv.sm/media/cache/fe_article_detail_full_half/uploads/img/photo/d1/d1d2578a0fbc5cfd5a324b9ac7dfaa1b8d354a6b260494.jpg)
All'indomani della decisione della Csu di proclamare lo sciopero generale nelle prossime settimane, anche Avvocati e Notai si dicono pronti alla mobilitazione. Espressa forte preoccupazione per la grave situazione in cui versa il settore delle compravendite immobiliari, a causa – scrivono – delle norme contenute nel Testo Unico delle Leggi Urbanistiche ed Edilizie.
L'Ordine, nel corso dell'ultima assemblea, ha sottolineato come le novità normative abbiano infatti reso particolarmente difficile e oneroso l’incontro tra domanda e offerta immobiliare, determinando al contempo un rilevante aggravio di oneri e costi. “Preso atto che ogni tentativo di ottenere un sostanziale miglioramento della legge non ha portato ai risultati auspicati, l’assemblea – fanno sapere - ha dato mandato al Consiglio Direttivo di attuare ogni iniziativa volta ad informare l’opinione pubblica ed elevare crescenti forme di protesta. L'obiettivo è di giungere ad una radicale modifica della legge e in alternativa, all’integrale sua abrogazione perché “ritenuta – spiegano - non solo tecnicamente errata, ma anche depressiva per l’economia del paese e negativa per le connesse entrate fiscali dello Stato”.
L'Ordine, nel corso dell'ultima assemblea, ha sottolineato come le novità normative abbiano infatti reso particolarmente difficile e oneroso l’incontro tra domanda e offerta immobiliare, determinando al contempo un rilevante aggravio di oneri e costi. “Preso atto che ogni tentativo di ottenere un sostanziale miglioramento della legge non ha portato ai risultati auspicati, l’assemblea – fanno sapere - ha dato mandato al Consiglio Direttivo di attuare ogni iniziativa volta ad informare l’opinione pubblica ed elevare crescenti forme di protesta. L'obiettivo è di giungere ad una radicale modifica della legge e in alternativa, all’integrale sua abrogazione perché “ritenuta – spiegano - non solo tecnicamente errata, ma anche depressiva per l’economia del paese e negativa per le connesse entrate fiscali dello Stato”.
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