Questa mattina il confronto, sollecitato da BCSM, tra Consiglio per la Previdenza, Comitato Amministratore di Fondiss, Governo – rappresentato dai Segretari di Stato Guidi e Santi -, e i vertici di Banca Centrale. “Le cose non sono ancora definite – fa sapere il Segretario Generale della CSDL Giuliano Tamagnini -; la situazione è un po' diversa rispetto allo scenario descritto dal Commissario Straordinario”. Il Consiglio per la Previdenza ha chiesto allora maggiori dettagli, in merito alle ipotesi di soluzione della crisi; e soprattutto il rispetto degli obiettivi della cosiddetta “legge salvabanche”, ovvero la tutela dei correntisti e dei fondi pensione. Invocate, inoltre, risposte in merito alla “misura del dissesto” di Banca CIS, e le relative responsabilità; oltre al destino – continua Tamagnini – dei circa 60 milioni in pronti contro termine acquisiti dall'istituto. “Dobbiamo capire cosa c'è dentro questa banca”. “C'è un ipotetico compratore – aggiunge il sindacalista, e membro del Consiglio per la Previdenza -, del quale tuttavia non si conoscono i contorni e se sia solvibile. Sono 3, ricorda dal canto suo il Segretario di Stato alla Sanità, i possibili esiti della vicenda: la vendita, l'attivazione del progetto di risoluzione della crisi bancaria, e la LCA, che tutti – per ovvi motivi - vogliono evitare. Sulle prime due ipotesi sono ancora in corso – da parte di BCSM – le necessarie verifiche. Secondo Franco Santi, allora, potrebbe rivelarsi decisiva la giornata di martedì, quando si terrà la Commissione Finanze: convocata d'urgenza, in seduta segreta, per discutere di questi temi. All'ordine del giorno l'audizione dei vertici di Banca Centrale e del Commissario Sido Bonfatti. In seguito, probabilmente, “si saprà quale strada verrà percorsa e quali saranno i relativi step istituzionali”. Ieri, intanto, a Palazzo, nell'ambito del Comitato di Sostenibilità Finanziaria, un'interlocuzione tra Governo, BCSM e Bonfatti. Una proposta di quest'ultimo – proprio in quelle ore – era stata fortemente osteggiata da CSU e Forze politiche di Maggioranza ed Opposizione, che – in un comunicato congiunto – avevano puntato il dito contro l'ipotesi di bloccare da un accordo di moratoria i fondi pensione allocati presso il CIS, senza trasferirli nel cosiddetto “ente ponte”.
Confronto BCSM, Consiglio Previdenza, Comitato Fondiss e Governo per tutelare correntisti e fondi pensione
Sono ore cruciali, caratterizzate da contatti frenetici, ed incontri, fra tutti gli attori coinvolti; tutto ciò mentre si avvicina il 21 luglio: data di scadenza dell'ultima proroga del blocco dei pagamenti
5 lug 2019
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