Mozione finale all'unanimità e Consiglio Direttivo rinnovato per un terzo con una maggiore componente femminile. Questa la Csdl che esce dal 18esimo congresso che ha confermato Giuliano Tamagnini alla guida dell'organizzazione.
Terzo mandato per Giuliano Tamagnini che resta saldamente alla guida della Confederazione del Lavoro con un consenso superiore al 90%. Oltre a lui il piu' votato e' stato Enzo Merlini, segretario della Federazione Industria. A seguire Agostino D'Antonio e William Santi.
La mozione finale, approvata all'unanimità, prima ancora di addentrarsi nelle tematiche sindacali piu' tradizionali, sostiene e incoraggia le indagini intraprese dalla Magistratura sammarinese volte a far luce su atti ed individui con importanti responsabilità di governo della cosa pubblica, che – si legge - “hanno fortemente compromesso l’immagine e il futuro del nostro paese e dei suoi cittadini”. “Occorre puntare con decisione – recita inoltre un passaggio della mozione – al rinnovamento del modello economico spazzando via definitivamente attività caratterizzate da opacità e schermature” in particolare nel settore bancario e finanziario. La Csdl rinnova a tutta la classe politica l'appello affinchè provveda a fare piena pulizia al proprio interno. Nella mozione si evoca inoltre la possibilità e la prospettiva di un'unica entità sindacale tra Csdl e Cdls da raggiungere attraverso una consultazione referendaria.
Terzo mandato per Giuliano Tamagnini che resta saldamente alla guida della Confederazione del Lavoro con un consenso superiore al 90%. Oltre a lui il piu' votato e' stato Enzo Merlini, segretario della Federazione Industria. A seguire Agostino D'Antonio e William Santi.
La mozione finale, approvata all'unanimità, prima ancora di addentrarsi nelle tematiche sindacali piu' tradizionali, sostiene e incoraggia le indagini intraprese dalla Magistratura sammarinese volte a far luce su atti ed individui con importanti responsabilità di governo della cosa pubblica, che – si legge - “hanno fortemente compromesso l’immagine e il futuro del nostro paese e dei suoi cittadini”. “Occorre puntare con decisione – recita inoltre un passaggio della mozione – al rinnovamento del modello economico spazzando via definitivamente attività caratterizzate da opacità e schermature” in particolare nel settore bancario e finanziario. La Csdl rinnova a tutta la classe politica l'appello affinchè provveda a fare piena pulizia al proprio interno. Nella mozione si evoca inoltre la possibilità e la prospettiva di un'unica entità sindacale tra Csdl e Cdls da raggiungere attraverso una consultazione referendaria.
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